Nasce in Prefettura di Salerno lo “Sportello Unico Virtuale” per l’esame delle domande delle aziende autorizzate a continuare l’attività produttiva
Il “sistema” – frutto anche di una costruttiva collaborazione tra Prefetture che, in queste settimane, si sono costantemente confrontate in una chat, scambiandosi dati e notizie e mettendo a fattor comune esperienze e professionalità – è stato messo a punto dal Prefetto di Salerno nell’esercizio delle nuove competenze prefettizie in tema di valutazione delle richieste delle aziende per la riapertura delle attività, allo scopo di agevolarne la trattazione.
Come funziona in concreto?
Al fine di orientare e facilitare gli imprenditori è stato predisposto un “modello” di presentazione delle domande (pubblicato, con l’indicazione della procedura da seguire, sul sito istituzionale della Prefettura di Salerno), che consente agli Enti coinvolti nell’istruttoria di avere immediatamente a disposizione tutti i dati necessari per esaminare nel modo più celere possibile le istanze presentate e “bloccare” le aziende non legittimate a proseguire, consentendo invece, attraverso il meccanismo del “silenzio assenso” quelle autorizzate da provvedimenti del Governo.
In particolare, le istanze vengono “lette” in automatico dalla Guardia di Finanza e dalla Camera di Commercio che, valutata la sussistenza o meno dei presupposti, adottano sulla piattaforma, in caso di esito negativo, un atto istruttorio da inviare alla Prefettura per generare, sempre in automatico, il provvedimento conclusivo di sospensione, dopo aver sentito la Regione e con il confronto con le Associazioni di categoria e le parti sociali.
L’obiettivo del Prefetto Russo, con lo “Sportello unico virtuale”, è dunque, da un lato, quello di semplificare l’azione amministrativa e, dall’altro, di realizzare un sistema che, abbreviando i tempi di trattazione delle pratiche, evitando duplicazioni e generando atti e provvedimenti in automatico, permetta di coniugare “efficacia, efficienza ed economicità” dell’azione amministrativa.
A questa prima fase di valutazione segue l’attività di controllo, con gli organi di vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro e le Forze di Polizia, che la Prefettura ha programmato in attuazione delle direttive ministeriali, raccogliendo anche le indicazioni dei segretari provinciali delle Organizzazioni Sindacali riuniti in un tavolo di lavoro di recente costituito.
Anche in questo caso lo scopo è duplice: da un lato, verificare la veridicità di quanto dichiarato dalle aziende; dall’altro, assicurare il rispetto delle disposizioni contenute nel “Protocollo” sottoscritto dal Governo con le parti sociali in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare per quanto riguarda le norme sul distanziamento, l’obbligo di dotazione dei dispositivi di protezione individuale e la necessità di evitare aggregazioni.
Tutela dei lavoratori, delle imprese in regola e, soprattutto, tutela della salute pubblica per consentire, nel più breve tempo possibile, il ritorno di tutti alla normalità.