POZZUOLI (NA) – Domenica 21 luglio si è svolto l’evento più importante, e anche il più suggestivo, della rassegna puteolana di musica jazz. Roy Hargrove, trombettista di fama internazionale, è tornato in Italia dopo diversi anni di assenza ed è riescito a radunare circa 1000 persone al centro del vulcano Solfatara per la sua esibizione. Roy, con il suo Quintet formato da Justin Robinson al sax e al flauto, Sullivan Fortner al piano, Ameen Saleem al contrabbasso e Quincy Philips alla batteria, ha suonato e cantanto oltre una decina di brani, rapendo l’intera platea con il suo alto virtuosismo esecutivo.

Con l’ingresso alla serata era prevista una singolare escursione all’interno del vulcano Solfatara, con visita nottura all’area illuminata. L’apertura della serata è stata affidata al pianista Matteo Ranieri e al chitarrista Francesco Catalucci. Dopodiché è stata la volta del Quintet di Roy Hargrove.

Anche il trombettista statunitense, come tutti gli artisti che si sono esibiti, è stato premiato con la “Bomba della pace”, il simbolo ufficiale del Pozzuoli Jazz Festival, offerto agli artisti in segno di pace, amore e rispetto dei popoli. La consegna è stata fatta, come sempre, dal presidente dell’associazione “Jazz & Conversation”, nonché direttore artistico della kermesse, Antimo Civero. Roy ha inoltre ricevuto altri riconoscimenti, tra cui il premio “Ianuarius”, un’originale opera artistica realizzata da Enzo Aulitto, e una preziosa borsa in pelle di Tramontano.

Un grande colpo da parte del Pozzuoli Jazz Festival, che con questo evento è riuscito a celebrare al massimo il connubio tra arte e musica, in una serata ricca di emozioni e di spettacolo, cominciata con la visita archeologica e conclusa con le note graffianti del trombettista.