Le responsabilità sono per i reati di violenza sessuale, rapina e sequestro di persona. I due uomini, di Positano, sono stati condannati a 7 e 12 anni di carcere
I Carabinieri della Stazione di Positano hanno tratto in arresto R.G. classe 1953 e M.S. classe 1960 di Positano, in esecuzione del provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura di Salerno dopo il respingimento del ricorso presentato dai due imputati in Cassazione che ha quindi confermato le loro responsabilità per i reati di violenza sessuale, rapina e sequestro di persona.
I gravissimi fatti risalgono al gennaio 2014 sul litorale di Campolongo quando i due Positanesi furono arresati dai Carabinieri per aver sedato, rapinato e tenuto sotto sequestro per una notte intera, in una mansarda di Bellizzi, una prostituta dell’est Europa, costringendola sotto la minaccia di morte e legata da delle fascette di plastica a ripetuti atti sessuali. A far scattare l’allarme fu un’altra romena che si prostituiva con la vittima e che si preoccupò del tempo troppo lungo impiegato dalla ragazza con il cliente, chiamando i Carabinieri e riuscendole così a salvarle la vita.
I due imputati sono quindi stati condannati alla pena rispettivamente di 12 anni (R.G.) e 7 anni (M.S). Rintracciati all’alba dai Carabinieri di Positano ed Amalfi nelle loro rispettive abitazioni, sono stati tradotti in caserma per le formalità di rito e poi presso la Casa circondariale di Salerno Fuorni.