A Positano arriva la tassa sul panorama: “Scattare foto e video avrà un costo”. Da 1000 a 2000 euro per sfruttare a fini commerciali l’immagine del borgo della costiera amalfitana. Il sindaco: “Non è per fare cassa, ma per avere il controllo”
Positano. Importante novità a Positano dove il Comune ha varato un regolamento che fissa i costi per coloro che vorranno scattare foto e realizzare video per uso commerciale.
Il regolamento è parte della delibera di consiglio comunale numero 26 dello scorso 3 ottobre: entrerà in vigore a metà novembre, prevedendo nel dettaglio un costo di mille euro “per le riprese fotografiche/pubblicitarie” e un costo di duemila “per le riprese video/cinematografiche”.
Il costo, che varia da un minimo di mille euro ad un massimo di duemila, è destinato solo ed esclusivamente per la produzione di immagina a scopo commerciale come book fotografici per grandi aziende, pubblicità o lavorazioni di film. Non bisognerà invece pagare, né richiedere autorizzazioni, per le riprese con finalità editoriali (programmi televisivi, foto per giornali e riviste). Ma anche immagini per documentari o per format di intrattenimento e attualità. Non sarà così invece per le riprese relative a matrimoni, ricorrenze o eventi privati che dovranno essere comunque oggetto di autorizzazione.
La domanda andrà presentata 10 giorni prima. La decisione di regolamentare la produzione di immagini a Positano prevede, tra le sue disposizioni, anche che venga bandito l’utilizzo di droni, anche professionali. L’uso dei particolari strumenti, sempre più in voga oramai tra le persone, non sarà consentito a Positano «fatto salvo casi particolari che dovranno essere preventivamente sottoposti all’attenzione dell’amministrazione comunale».
“Non lo facciamo certo per fare cassa – spiega il sindaco Michele De Lucia – ma per filtrare le operazioni commerciali legate al buon nome della nostra cittadina: non tutti devono poter legare il proprio brand a Positano. E poi lo facciamo anche per controllare il territorio perché i set improvvisati fermavano spesso il flusso pedonale dei turisti nei punti-clou del paese, causando disagi e battibecchi. Noi vogliamo avere il controllo su chi gira o fotografa a Positano: è un nostro diritto. Quanto alle cifre, sono simboliche: altro che mille o duemila euro, chi sfrutta l’immagine di Positano dovrebbe pagarne 50 mila o 100 mila”.
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