Grande colpo per la situazione economico-portuale della città di Salerno. In base ai dati raccolti negli ultimi giorni, alcune navi mercantili prediligono lo scalo nella costa Salernitana piuttosto che in quella napoletana.

Un dato imponente, visto che si parla di circa 170 approdi “rubati” al porto di Napoli per un traffico pari a 50mila container in più.

La conferma della notizia è arrivata dall’armatore genovese del porto di Napoli, Ignazio Messina, che ha commentato personalmente il dato (alla cui base ci sarebbero due motivazioni: l’operatività del terminal e il contratto con Soteco in scadenza il prossimo fine giugno).

La linea Messina ha trovato ormeggi più sicuri in termini di fondali e di approdo. La compagnia è in una posizione migliore per poter affrontare i suoi scali in Africa, isola di Malta, Asia Minore e Oceano Indiano.

Nessun problema per l’Ufficio Portuale, che avrà ancora sede a Napoli: d’altro canto, si preavvisa un calo di lavoro per coloro che erano coinvolti nel progetto alla Calata Pollena, così come tutte le rettifiche del piano africano per il trasporto merci.