I tre conti correnti della Tecnis, appaltatrice della Porta Ovest a Salerno, sono stati “liberati” dai giudici del Riesame. Nessuna malversazione ai danni dello stato, sostiene la difesa, circa i 31 milioni di euro sequestrati lo scorso dicembre
Sono stati dissequestrati ieri mattina i tre conti correnti intestati alla Tecnis, l’azienda appaltatrice della Porta Ovest a Salerno.
La decisione è arrivata dai giudici del Riesame, nella mattina di ieri. I conti correnti liberati facevano parte dei 31 milioni di euro che rientravano nel I decreto di sequestro preventivo di immobili e quote societarie. Il sequestro, avvenuto lo scorso 11 dicembre, era stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno Stefano Berni Canani, dopo aver accolto la richiesta dei magistrati della direzione distrettuale antimafia Alfano e Senatore
Secondo la pubblica accusa tali somme, destinate alla realizzazione di Porta Ovest, sarebbero state utilizzare con finalità diverse. La difesa, nelle vesti dell’avvocato Cecchino Cacciatore, ha cercato di dimostrare, attraverso una folta documentazione, che il finanziamento pubblico è passato attraverso un contratto di appalto e poi attraverso una cessione della linea di credito.
Dunque, senza nessuna alcuna diversa destinazione dei fondi, la difesa ha sostenuto l’assenza di malversazione ai danni dello Stato ed ha puntato il dito verso una visione “approssimativa” da parte dei consulenti del pubblico ministero, che avrebbero esaminato uno solo dei conti ed in modo parziale.
A finire sotto il vaglio della Procura era stato un finanziamento del 2014, pari a 21 milioni e 500 mila euro circa. Di questi, a parere della Procura, solo 105 mila euro sarebbero stati utilizzati per la realizzazione dell’infrastruttura, mentre la restante parte sarebbe stata impiegata dalla Tecnis per altre attività non riguardanti la Porta Ovest.
Tuttavia, poiché i lavori sono stati regolarmente eseguiti, resta non configurabile il reato di frode sulle forniture.