Home Attualità Pontecagnano, serbatoi fantasma

Pontecagnano, serbatoi fantasma

0
Pontecagnano, serbatoi fantasma

A Pontecagnano, si rivive un film già visto con la nuova emergenza idrica; i protagonisti della vicenda sono i serbatoi scolastici fantasma

[ads1]

Sembra un scena già vista, l’emergenza acqua a Pontecagnano riappare come di consueto e il sindaco Ernesto Sica, pensa bene di chiudere le scuole. L’occhio del mirino è puntato sui serbatoi acquistati dall’ente e finalizzati a risolvere il problema della sospensione idrica negli istituti scolastici. Serbatoi, però mai utilizzati e che continuano a essere in disuso anche nelle ore odierne, in cui Pontecagnano si ritrova di nuovo priva di acqua.serbatoi

Il fatto è a dir poco sgradevole e sul punto interviene il PD che, già nel 2011 aveva richiesto chiarimenti in merito al mancato uso dei serbatoi acquistati e finalizzati alla risoluzione dei problemi in caso di emergenze.

– Come è possibile che ciò si sia verificato nonostante il fatto che, in occasione dell’emergenza idrica del 2010, l’ente ricevette ingenti fondi per l’acquisto delle cisterne/serbatoi da installare in ogni plesso scolastico?

– Come è che tali cisterne/serbatoi non abbiamo mai subito la dovuta manutenzione, tanto che al loro interno l’acqua sia diventata putrida e inutilizzabile?

– Come è possibile che l’Amministrazione Sica continui a commettere errori, nonostante le denunce, i solleciti e le critiche da parte dell’opposizione e dei cittadini?

I rappresentanti del partito di Renzi aspettano risposte a questi interrogativi e si chiedono come possa considerarsi tale un’Amministrazione senza capacità, impegno e operosità.

Il segretario Robero Brusa, ha infatti aggiunto: “Il Comune di Pontecagnano Faiano è tra i pochi in Italia a chiudere ancora le scuole per mancanza di autosufficienza idrica. È proprio il caso di dirlo: questo pseudogoverno fa acqua da tutte le parti! Non agisce, non crea, non si attiva: è stagnante come l’acqua dei serbatoi. Speriamo di liberarcene al più presto, come ci auguriamo di liberare le cisterne dall’abbandono in cui sono state lasciate”.

[ads2]