Parla il Segretario del Pd Roberto Brusa, che si fa portavoce del sentimento di sfiducia popolare e lancia l’invito a non assistere inerti alla morte della comunità pontecagnanese
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Alla luce dell’omicidio di Aldo Autuori avvenuto nella sera di Martedì 22 intorno alle 20.30 a Pontecagnano, in pieno centro cittadino, gi abitanti del piccolo centro di Pontecagnano stentano ancora a crederci. Spaventati e disiorentati cercano risposte e chiedono maggiore sicurezza.
Proprio in questo clima di poca serenità, ha preso oggi la parola, il Segretario del Pd Roberto Brusa che cercando di infodere tranquillità ai suoi concittadini si è cosi espresso: “Si uccide per strada, le scuole cadono a pezzi, i sequestri giudiziari sono all’ordine del giorno, il degrado della fascia costiera e delle periferie è imbarazzante, i veri imprenditori che investono e portano lavoro scappano e arrivano i camorristi, si costruiscono palazzi, aumenta il cemento e diminuisce il verde e gli spazi pubblici. Le attività commerciali chiudono, le vie del centro sono sempre più desolanti, molti miei coetanei sono costretti ad emigrare per trovare lavoro, il sindaco e gli assessori investono le somme disponibili in bilancio esclusivamente per le associazioni amiche o per alcune parrocchie che gli permettono di racimolare ancora un po di misero consenso. I servizi sociali gestiti dal Piano di zona sono sempre più scadenti ed insufficienti, la guardia medica non c’è più e siamo l’unico comune a non avere asili nido pubblici. Non abbiamo un cinema, un centro sociale, un luogo di aggregazione e una biblioteca degna di essere chiamata così. Le strutture sportive del territorio sono poche, fatiscenti ed inadeguate. Ma nonostante tutto non dobbiamo mollare proprio ora, non dobbiamo assistere inermi alla morte della nostra comunità, ribelliamoci, facciamoci sentire tutti, attiviamoci, liberiamo la nostra città da chi ci sta uccidendo il futuro!“.
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