Una partnership tra Reggio Children e Fondazione “La Città del Futuro”. Presentato il progetto: “I 100 linguaggi. Le molteplici forme della ricerca di bambini e adulti”
Claudia Giudici nel Comitato Scientifico della Fondazione La filosofia educativa delle Scuole e dei Nidi di Reggio Emilia, conosciuta come “Reggio Emilia Approach” e promossa nel mondo da Reggio Children, approda a Pontecagnano Faiano, grazie all’impegno profuso dalla Fondazione “La Città del Futuro”.
Una collaborazione suggellata con la presentazione di un percorso di formazione interattivo, dal titolo: “ I 100 linguaggi. Le molteplici forme della ricerca di bambini e adulti”, basato sulle esperienze degli educatori del centro di Reggio Emilia. Un metodo rivolto ai bambini da 0 a 6 anni ormai riconosciuto in Italia e nel mondo e che vide la luce nel dopoguerra grazie al pedagogista Loris Malaguzzi, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Oggi quelle idee rappresentano ancora la filosofia di un metodo educativo originale e sempre attuale che vede il bambino al centro di un percorso pedagogico basato sui 100 linguaggi attraverso i quali i più piccoli comunicano ed imparano.
Un modello, oggi riconosciuto in 145 Paesi nel mondo come Reggio Emilia Approach, che entrerà nelle scuole del territorio grazie al corso di formazione rivolto a docenti, e non solo, presentato nel live sulla pagina Facebook della Fondazione. Un progetto annunciato dal coordinatore del Comitato Scientifico della Fondazione “La Città del Futuro”, professore Stefano Moriggi (Università Bicocca di Milano) ed illustrato dalla prof.ssa Claudia Giudici, presidente di Reggio Children.
Con loro, l’Assessore Regionale alla Formazione, Armida Filippelli ed il presidente della Fondazione, Giuseppe Lanzara. Un modello pedagogico proposto nelle scuole comunali dell’Infanzia di Reggio Emilia e che presto arricchirà l’offerta didattica delle realtà scolastiche di Pontecagnano Faiano, e non solo, grazie all’intuizione avanzata dal Comitato Scientifico della Fondazione “ La Città del Futuro”.
“Il percorso di formazione proposto è aperto ai docenti, anche al di fuori della Regione Campania. Una collaborazione rafforzata anche dall’ingresso della prof.ssa Giudici nel Comitato Scientifico della Fondazione. “Reggio Children e “La Città del Futuro” accomunate da una identica mission attraverso il coinvolgimento della scuola. Pensiamo di sviluppare insieme diverse esperienze anche con una attenzione particolare al tema della tecnologia. In questo tormentato 2020, come Reggio Children sentiamo la responsabilità di continuare ad essere punto di riferimento per quanti cercano di realizzare un modo diverso di fare scuola. Abbiamo preparato un pacchetto formativo che si compone di quattro video che consentono di entrare nell’approccio educativo di Reggio Children e scoprire cosa accade dietro le quinte della nostra esperienza educativa. Ci rivolgiamo anche ai genitori. Le proposte formative on line non sono un surrogato delle modalità in presenza, ma ripensano ad un modo di fare formazione anche attraverso gli strumenti digitali“ – spiega Claudia Giudici.
”Voglio manifestare tutto l’interesse della Regione nei confronti del progetto e verificare la possibilità di migliorare i percorsi formativi delle nostre scuole. Confrontarci con il modello proposto da Reggio Children significa ispirarsi ad una filosofia che vede al centro i bambini. Faccio sentire il mio sostegno anche alla Fondazione “La Città del Futuro” in quanto ha proposto un progetto davvero encomiabile che appoggio in pieno”, dice l’Assessore Filippelli.
“L’idea della Fondazione è mettere insieme le esperienze migliori senza imporci confini territoriali. Vogliamo contribuire a creare un futuro migliore per le nostre comunità attraverso progetti concreti come quello di Reggio Children che vogliamo raccogliere e fare nostro”, dichiara il presidente Lanzara. Per gli interessati, a breve saranno fornite tutte le indicazioni e modalità di partecipazione al percorso formativo, attraverso il sito della Fondazione, nonché di Reggio Children ed i canali social.
“Come emerge dagli scritti di Malaguzzi e di alcuni filosofi: il futuro è un tempo che non c’è e quindi possiamo provare ad immaginarlo o pensarlo. Se proviamo a farlo avendo a disposizione 100 linguaggi, forse ci viene un po’ meglio”, ha detto in chiusura il professore Moriggi. “Lavoriamo con impegno e dedizione per ampliare le possibilità di crescita del territorio. Ci rivolgiamo soprattutto ai più giovani che vogliamo conoscere sempre meglio attraverso il contributo dei nostri esperti con i quali dare vita a progetti in grado di rafforzare ed ampliare il patrimonio conoscitivo di bambini e ragazzi delle nostre comunità”, dichiara il fondatore de “La Città del Futuro”, Vincenzo Gigante