È morto all’alba S. S., operaio 59enne originario di Bellizzi, nel piazzale dell’azienda di Pontecagnano presso cui lavorava: l’uomo è stato travolto e schiacciato da una vettura durante un’operazione di routine di carico/scarico
Tragedia sul lavoro a Pontecagnano, dove un operaio di 59 anni originario di Bellizzi ha perso la vita a poche ore dalla Festa dei Lavoratori.
S. S., le iniziali dell’uomo deceduto, si trovava nel piazzale dell’azienda di gestione di logistica di veicoli e trasporti presso cui era impiegato. Alle prime luci del mattino stava svolgendo, come da routine, delle operazioni di carico e scarico di alcune vetture, collocate nell’impianto di stoccaggio ed in partenza per l’estero.
Improvvisamente è stato travolto e poi schiacciato da un’automobile, che ne ha provocato la morte. Come rivelato da Lira TV, pare che la dinamica dell’incidente si sia svolta nel giro di pochi minuti: sembrerebbe che l’uomo, pur indossando le cuffie previste da tale tipo di operazione, non si sia accorto che una delle macchine caricate sulla bisarca si fosse sganciata.
Immediatamente dato l’allarme all’alba, si è potuto procedere alla rimozione della salma solo in tarda mattinata. Successivamente il corpo dell’operaio è stato trasportato all’Ospedale di Mercato San Severino. Si resta in attesa della disposizione dell’autopsia da parte dei magistrati che indagano sul caso.
Grande lo sconcerto ed il dolore tra i colleghi di S. S., dei quali era anche il presidente di una squadra di calcio. I sindacati hanno convocato otto ore di sciopero.
Lo sdegno della Cisal
“E’ inaccettabile che dopo il buonismo sentito in occasione delle celebrazioni del primo maggio ora ci si ritrovi a fare i conti con l’ennesima tragedia legata al mondo del lavoro. La magistratura faccia subito chiarezza sulla morte dell’operaio 59enne di Bellizzi“.
Non usa mezzi termini Luigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, per commentare la morte del lavoratore salernitano deceduto mentre stava lavorando in una nota azienda del territorio.
“Dagli inquirenti pretendiamo celerità nelle indagini nel rispetto della famiglia dello sfortunato operaio e dei suoi colleghi. Sono state rispettate tutte le misure di sicurezza previste dalla legge? L’imprenditore titolare della ditta dove è morto il 59enne era in regola con quanto prevede la normativa in materia o in passato è stato segnalato alla Direzione provinciale del Lavoro per casi analoghi? Pretendiamo giustizia immediata, perché ritengo sia inaccettabile che un operaio, nel 2018, muoia mentre sta provando a guadagnarsi uno stipendio onestamente. A maggior ragione lo è dopo che si è celebrata la festa dei lavoratori, dove molti si sono riempiti la bocca di belle parole sulla dignità e sull’importanza della sicurezza“.
L’appello di Confindustria
Infine l’appello al presidente di Confindustria, Andrea Prete: “Credo che sia necessario un confronto sereno e costruttivo tra parti datoriali e tutte le anime del sindacato“, ha concluso Vicinanza.
“Non si può rimanere inermi davanti a un padre di famiglia che muore mentre sta lavorando. Temo che l’indifferenza su questi avvenimenti possa pervadere anche tra le istituzioni“.