Convocato consiglio comunale a porte chiuse nella città di Pontecagnano Faiano: bilancio e occupazione del suolo pubblico all’ordine del giorno
Convocato questo pomeriggio il consiglio comunale nella città di Pontecagnano Faiano. L’assise si è riunita nelle ultime ore con l’intenzione di fare il punto della situazione dopo quasi 3 mesi di mancato incontro. Il Consiglio, svoltosi a porte chiuse ai sensi del decreto del Consiglio dei Ministri in ambito Coronavirus ha avuto luogo presso la Scuola Media D. Zoccola in località Sant’Antonio.
“Oggi siamo in consiglio comunale per affrontare dei provvedimenti che hanno un carattere economico molto forte. E’ una spinta nella sburocratizzazione e regolamentare le attività di ristorazione e dei commercianti. Abbiamo dimostrato di superare questa grande emergenza mondiale e abbiamo più consapevolezza delle nostre possibilità. La fase 2 deve mettere al centro, con grande sforzo, le questioni che vedono la ricostruzione e la pianficazione e una programmazione seria, quali: litoranea, rilancio dell’economia, pianificazione urbanistica. Credo che quest’oggi dobbiamo raccontare ai cittadini che faremo tutto ciò che ci sarà da fare.”-afferma il Primo Cittadino di Pontecagnano Faiano.
Primo provvedimento all’ordine del giorno è una variazione di bilancio che tiene conto del finanziamento di 228mila euro, integrato a 230mila euro investito interamente per i buoni spesi potendo garantire, parallelamente, un consistente numero di pacchi e generi alimentari.
Si è passati in seconda battuta a trattare l‘approvazione delle modifiche al regolamento di monetizzazione degli standard urbanistici. La commissione consiliare ha lavorato in maniera attenta e delicata circa tale approvazione di modifiche al regolamento. Il provvedimento andrebbe a risanare e modificare alcune aree della città. Il lavoro da svolgere nei prossimi mesi riguarda una riqualificazione delle aree anche attraverso nuove residenze, vani ed alloggi e la collaborazione con provincia e regione. Gli uffici tecnici, valuteranno le aree e le zone che abbiano già degli standards garantiti. L’Amministrazione avrà il compito di individuare, nella Fase 2, delle aree omogenee che siano di grande interesse della comunità: prima tra tutte l’acquisizione dell’area retrostante il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Faiano.
Il Presidente della commissione consiliare Antonio Avallone chiarisce l’ultimo punto all’ordine del giorno circa l’approvazione del regolamento riguardante l’occupazione del suolo pubblico, arredo urbano mobili e Dehors. Il regolamento vuole ridare decoro alla città e consentire la possibilità ai commercianti di estendere la propria attività lavorativa all’esterno dei locali.
“Siamo riusciti a dare, per esempio, per tre volte la possibilità ad un commerciante di utilizzare i propri metri quadri all’esterno. Con il consenso dalle norme in ambito stradale, abbiamo consentito di sfruttare uno spazio fino a 150mq all’esterno. Spingo tutti, soprattutto i cittadini a casa, di spendere qui a Pontecagnano Faiano: i nostri commercianti hanno bisogno di noi per rialzarsi.”-afferma il presidente della commissione, Antonio Avallone.
Il Consigliere Adolfo Citro, componente della commissione che si è occupata di tale provvedimento afferma: “Voglio chiarire ai tanti imprenditori che ci chiedono del provvedimento che tutto ciò che faranno adesso è in deroga ai provvedimenti. L’importante è quello di mantenere un decoro urbano. La nostra volontà è quella di sostenere le attività per affrontare al meglio questo periodo particolare”.
“Credo sia opportuno creare le condizioni per chi vuole investire… Dopo l’incontro avuto con le 53 partite Iva, penso che in questa nuova fase tutti abbiamo l’obbligo di fare il massimo per le attività commerciali. Dobbiamo cercare di trovare le risorse per dare un segnale chiaro. -afferma il Consigliere Angelo Mazza.
Il Sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara, conclude dicendo: “Il decreto rilancio consente una sburocratizzazione notevole per quanto riguarda ristoratori, pizzerie e attività produttive circa l’occupazione del suolo pubblico gratuitamente, da maggio ad ottobre. Vi è però anche la necessità di lavorare ad un piano traffico adeguato. La collettività deve aiutare le attività che più di tutte sono distrutte da questa emergenza sanitaria.”