“Goletta dei fiumi” è il titolo dell’incontro tenutosi oggi presso la biblioteca Alfonso Gatto, al Museo di Pontecagnano Faiano

“Goletta dei fiumi” ha rappresentato il fulcro di un dibattito creatosi questa mattina presso la biblioteca Alfonso Gatto della città di Pontecagnano Faiano.

Come ha spiegato la direttrice di Legambiente Campania Francesca Ferro, Goletta dei fiumi è un percorso cominciato 4 anni fa:”Nasceva da un’esigenza fortissima di riuscire a svegliare un’attenzione politica sul fiume Sarno dal quale il progetto è iniziato.”

L’ambizione di tale progetto è quella di cercare di offrire un monitoraggio della qualità delle acque dei fiumi dei Picentini e della Piana del Sele. La volontà di Legambiente non è quella di sostituirsi agli enti preposti, ma fornire, con il supporto di volontari, una fotografia di quello che accade per stimolare una discussione sui fiumi e il loro inquinamento. Questa fotografia ha l’obiettivo di arrivare ad una sintesi per risolvere dei problemi da troppo tempo dimenticati.

“Noi a Pontecagnano Faiano stiamo lavorando come amministrazione comunale per creare un’identità forte. Io farò di tutto per cercare di impostare delle politiche ambientali che tra l’altro oggi sono anche attenzionate dai media. Dobbiamo sfruttare questo momento per continuare a diventare ed essere un laboratorio di idee e nuove proposte che possano partire dalla nostra città. Immagino di poter lavorare su una progettazione di cui Legambiente potrà esserne partner protagonista.”-spiega il sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara.

Carla Del Mese presidente del circolo “Occhi verdi” Legambiente di Pontecagnano Faiano si è così espressa in merito ai rapporti con le istituzioni: “È necessario dare vita, da questo momento in poi, ad un accordo con l’assessorato all’ambiente. Si parte oggi dall’analisi dei dati, ma si programmano azioni per migliorare concretamente il nostro territorio.”

A prendere parte a Goletta dei fiumi vi erano anche Mattia Carpinelli di Legemabiente Picentini Arcadia. Il presidente è intervenuto in materia, affermando che in qualità di circolo, Legambiente Picentini Arcadia rappresenta i quattro comuni coinvolti nelle problematiche del fiume Picentino: Giffoni Valle piana, Giffoni Sei Casali e San Cipriano Picentino e appunto Pontecagnano Faiano. A tal proposito afferma: “Lo scopo comune è quello di valorizzare questa risorsa d’acqua. Immaginiamo il fiume Picentino come un luogo da vivere e non più avulso dal contesto cittadino.”

Dopo una breve spiegazione proposta da Gina Tomay, Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Faiano, incentrata sulla storia degli etruschi e sul modo in cui quest’ultimi si son relazionati con i corsi d’acqua, interviene Fabio Guerriero, presidente del parco regionale dei Monti picentini. Guerriero sottolinea l’importanza dei corsi d’acqua del territorio della piana del Sele e dei Picentini: “Il parco dei picentini è un patrimonio che possediamo. Cominciamo a percepire dei segnali da parte della Regione Campania. Non possiamo permetterci più opere inutili perché le risorse sono sempre di meno. Bisogna scegliere una strategia ottimale per valorizzare la sensibilizzazione ambientale.”

Giuseppe Di Vece, responsabile scientifico Legambiente Picentini Arcadia ha illustrato, a tal proposito, una specifica panoramica geologica dell’area dei Picentini. In tal modo è stato possibile sottolineare l’inestimabile patrimonio che quest’area rappresenta e la vulnerabilità della risorsa idrica.

Angelo Mele Legambiente Campania e Francesco Esposito del comitato scientifico Legambiente Campania hanno poi presentato i dati del monitoraggio del fiume Picentino realizzati con il progetto Citizen science. Quest’ultimo ha rappresentato un modo per fornire ai cittadini strumenti utili alla rilevazione scientifica delle condizioni idrologiche.

Dai dati si riscontra purtroppo una situazione, tecnicamente definita “Scarsa”  sopratutto nella località Magazzeno di Pontecagnano Faiano.

Ad intervenire vi sono anche il comandante dei carabinieri di Pontecagnano Faiano e il comandante dei carabinieri di San Cipriano Picentino. I due hanno sottolineato l’importanza del protocollo d’intesa con Legambiente e la gravità dell’inquinamento riscontrato da diverse indagini avvenute nei confronti degli scarichi abusivi.

A concludere vi è Michele Buonomo di Legambiente Campania: “Il volontariato è una risorsa straordinaria. Nell’approccio sistemico a tale tematica rientra la storia, la biologia, l’ecologia e l’economia. Per noi ogni incontro è un punto di partenza per riscattare il nostro territorio e dare vigore al turismo e all’agricoltura.”