Dopo 100 pacchi alimentari arrivano circa 50 casse di pesce alle famiglie bisognose della città di Pontecagnano: ecco l’iniziativa dei privati della città
Continua il contributo dei privati sul territorio di Pontecagnano Faiano durante la quarantena dovuta al Covid-19.
La famiglia Castellano, Antonio Mugavero e i Figli e Vincenzo Fernicola, rappresentano alcuni degli imprenditori sul territorio di Pontecagnano Faiano e zone limitrofe. Nelle ultime settimane hanno dedicato il proprio impegno a supporto delle famiglie in difficoltà nella città.
A tal proposito risale proprio alle scorse settimane la realizzazione di ben 100 pacchi alimentari da smistare alle famiglie bisognose, della città di Pontecagnano Faiano. Alle porte delle festività pasquali in vista nelle prossime due giornate, 12 e 13 Aprile, non poteva mancare un ulteriore gesto di importante significatività: circa 50 casse di pesce fresco, da cucinare tra Pasqua e Pasquetta.
L’impegno delle famiglie del territorio, dei privati e degli imprenditori, in questi giorni è più forte che mai. Numerosi nuclei familiari, a Pontecagnano Faiano, necessitano di supporto economico, sociale o anche psicologico e l’impegno da parte di tutti, durante il Covid-19, risulta sempre di più di vitale importanza.
“In questo periodo così difficile, si sono appianate le distinzioni sociali, non esistono più poveri e ricchi, ma solo delle persone che a causa di un virus invisibile come unica possibilità hanno quella di unirsi e cercare di alleggerire la pressione socio-economica di questo momento. -scrive Alessandro Castellano a nome di tutto il gruppo di imprenditori di Pontecagnano Faiano–Il nostro gesto deve essere letto come un invito, a donare non solo economicamente ma anche attraverso piccoli gesti quotidiani far sentire la loro vicinanza a tutte quelle famiglie che adesso si trovano in estrema difficoltà. Ed in questo momento siamo solo noi cittadini attivi che possiamo fare la differenza. Non possiamo aspettare uno Stato che si perde nella fitta rete della burocrazia a discapito dei suoi stessi cittadini, che dovrebbero essere messi al primo posto, guidati, protetti e supportati. La stessa politica locale non si faccia inghiottire da questi meccanismi ma si faccia guidare dal buon senso e dalla voglia di essere vicina e solidale alle famiglie del territorio. Invito tutte le persone che hanno la possibilità a fare un gesto concreto, ci sono famiglie con tre/quattro figli che davvero non hanno di che mangiare”.