I sindacalisti Adolfo Abate e Raffaele Vitale prendono le difese degli agenti tirati in ballo da alcuni consiglieri comunali: “Accuse strumentali. L’Ente ha bisogno di più lavoratori e meno politici in consiglio comunale”
La Cisl Fp provinciale prende le difese degli agenti della polizia municipale di Salerno tirati in ballo da alcuni consiglieri comunali che hanno denigrato la propria attività professionale. “Che alcuni Consiglieri fossero alla continua ricerca di una finestra mediatica per far sapere alla cittadinanza della loro esistenza è risaputo, ma che un consigliere della maggioranza critichi lo stato della città promettendo la svolta è addirittura paradossale e per certi versi anche simpatico”,hanno spiegato i sindacalisti Raffaele Vitale e Adolfo Abate. “Si tratta d consiglieri, come il signor Lorenzo Gallo, elevatisi lo scorso 7 giugno a tutori della legalità che non hanno disdegnato alla prima occasione di sferrare colpi bassi al corpo della Municipale di Salerno senza prima informarsi sui fatti. Un’operazione di visibilità ottima, ma sicuramente un’uscita di pessimo gusto istituzionale. Contestiamo, però, anche l’atteggiamento di Roberto Celano che vuole addirittura proporre un’interrogazione a risposta scritta e orale in consiglio comunale per contestare comportamenti “vessatori e discriminanti” da parte di agenti nei confronti di privati cittadini, per aver gli agenti elevato contravvenzioni a veicoli senza che ve ne fossero i presupposti”.
Una questione su cui la Cisl Fp vuole fare chiarezza. “Celano non ha verificato di persona se effettivamente vi fosse stato un errore degli agenti, non si è chiesto se gli agenti, due donne tra l’altro, fossero stati anche oltraggiati. Niente di tutto questo. Si è limitato a gettare fango i poliziotti, raccogliendo le lamentele di qualche elettore che ha chiesto la sua intercessione per ottenere giustizia- Avrebbe potuto ricorrere nelle sedi del giudice di pace o in prefettura, come prassi vuole, avrebbe potuto chiedere chiarimenti agli stessi agenti, ma invece ha preferito impegnare il consiglio comunale con un’interrogazione a risposta scritta minacciando di adire la corte dei conti per eventuali sentenze sfavorevoli che danneggerebbero l’Ente”.
Da qui la stoccata ai consiglieri: “Dove erano quando la Municipale in piena estate ed in piena emergenza ha accolto migliaia di migranti? Dove erano quando questi combattevano sui viali del lungomare con extracomunitari e gli agenti sono stati più volte mandati in ospedale? Dove erano quando la Municipale arrestava gli spacciatori sui viali? Dove erano quando gli agenti tramite i loro sindacati anche con comunicati stampa chiedevano più sicurezza e tutele nel periodo delle luci d’artista? Se i consiglieri comunali a cuore le sorti dell’Ente e scongiurare un danno erariale che pagherebbero tutti i cittadini provate a proporre in assise un‘interrogazione a risposta scritta sul perché il Comune ancora eroga ore di lavoro che gravano sui tributi della cittadinanza e distrae personale della polizia municipale impiegandoli in servizi resi a privati, visto che la legge lo vieta espressamente”, hanno spiegato Vitale e Abate. “Perché non richiedete una verifica alla Corte dei Conti in merito? Come mai la Polizia Municipale non riesce a fare le esercitazioni di tiro tra l’altro obbligatorie per il porto dell’arma? Siete mai stati al comando di Polizia Municipale e constatato le condizioni precarie dell’edificio in cui lavorano gli agenti?”.
Per la Cisl Fp, infatti, i dipendenti del Comune di Salerno e gli agenti della Municipale lavorano da anni in condizioni precarie e in piena emergenza di personale. “Possono anche sbagliare ma non devono scusarsi con la cittadinanza, perché se la macchina comunale procede è solo merito loro. Anzi sono i consiglieri comunali che devono giustificare agli elettori il loro fallimento nel mantenere le promesse”, hanno concluso i sindacalisti della Cisl Fp provinciale. “Invitiamo Celano e Gallo a girare per i settori del Comune ad ascoltare i dipendenti, a tastare con mano i loro disagi poiché siamo fermamente convinti che l’Ente ha sicuramente bisogno di qualche dipendente in più e di qualche assessore o consigliere in meno”.