Scattare foto, condividerle in rete e stamparle tutto in un clic. Ecco la Socialmatic Polaroid Camera, creatura innovativa e di tendenza dall’animo salernitano
L’idea di una fotocamera in grado di racchiudere insieme l’intramontabile fascino delle foto appena stampate e la modernità social dei giorni nostri, parte da Sant’Arcangelo, piccola frazione di Cava Dei Tirreni in provincia di Salerno ed arriva dritta dritta al colosso americano della Polaroid Corporation. Fautore di tale impresa Antonio De Rosa, cittadino cavense che ha avuto il coraggio di mettersi in gioco e di puntare sui suoi sogni.
Comincia a studiare informatica presso l’Università degli Studi di Salerno, continua a Roma con Scienze della Comunicazione. Vanta la partecipazione ad un master in marketing e pubblicità con specializzazione in direzione creativa e tanti viaggi che lo hanno forgiato professionalmente e caratterialmente. Creatività, introspezione, passione ed umiltà la base del suo essere. Avvicinato al mondo della musica sin da piccolo, compone e canta la sua musica. “Genio e sregolatezza”, verrebbe da dire pensando ad Antonio e alle sue esperienze, eppure si presenta come un ragazzo semplice con i piedi per terra e la testa sulle spalle. Conosciamolo meglio.
Ecco, come ha risposto Antonio alle nostre domande:
“Antonio De Rosa, 38 anni, originario di Cava Dei Tirreni, in un anno ha visto completamente cambiare la sua vita, grazie ad una grande forza di volontà e al suo estro creativo, ma chi è realmente Antonio e in cosa consiste il suo progetto Socialmatic?”
“Sono una persona normale nulla di più. Una persona che ha avuto un’idea, quella di colmare il gap che esiste tra la fotografia fisica e quella virtuale. Il progetto Socialmatic nasce da questa esigenza. Abbiamo pensato ad una Camera che non solo condividesse istantaneamente le foto su Facebook, Twitter e sui maggiori social network, ma che potesse anche stampare subito le proprie emozioni, condividendole, realmente, sul proprio social network reale”.
“Ideatore e primo rappresentante di una start-up di successo, sei stato trai concorrenti della scorsa edizione del Premio Best Practices per l’innovazione, sezione Up Start, quanto è stata importante per te la partecipazione alla manifestazione organizzata dal Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confidustria Salerno?
“Siamo arrivati lì con le sembianze di una start-up ma in realtà il tutto era stato già messo in moto. Il premio è stato importante soprattutto perché ti mette a confronto con delle realtà, delle novità e delle difficoltà che sono presenti sempre in un processo così delicato di “avviamento” di una azienda. E’ stato importante per non perdere il contatto con quello che è il vero modo di fare azienda: con le persone”.
[ads2]” E’ vero che il tuo primo “incontro” con la famosa multinazionale americana è stato in realtà uno “scontro” finito bene?”
“Si, il tutto era partito da un tentativo un po’ velleitario di spaventarci attraverso una lettera da parte del loro consiglio di avvocati. Ho risposto picche e ho tirato dritto. A questo punto, vista la tenacia, hanno deciso di lavorare con me al progetto”.
“Hai più volte dichiarato che le istituzioni locali non ti hanno sostenuto ed appoggiato come avresti voluto. E’ cambiato qualcosa, adesso che hai realizzato il tuo sogno?”
“Diciamo che sono in via di esaurimento i posti sul carro del vincitore. Solo che nessuno si è accorto che non c’è nessun vincitore né tantomeno un carro. Avrei voluto le istituzioni e gli imprenditori locali quando non avevo nemmeno i soldi per mangiare ma idee da vendere”.
“Da quando sarà possibile acquistare questa polaroid di nuova generazione? Prezzo?”
“Sarà pronta per Natale, 299$ (circa 250 Euro)”.
“Ripensando a tutto il tuo percorso, se dovessi riassumerlo in un’unica foto istantanea, quale immagine, quale momento sceglieresti?” “L’estratto conto di 2 anni fa, 32 euro”.
“Hai qualche consiglio per i tantissimi studenti che stanno scrivendo il proprio futuro tra i banchi dell’Università di Fisciano?”
“Mettere da parte l’arroganza, difendendo le proprie idee e imparando a “venderle” con onestà e convinzione. Suonarsela e cantarsela da soli non serve a nulla. Vincono il confronto e le sinergie”.
“Hai già pensato a qualche progetto per il futuro?” “Tanti. Spero di realizzarne qualcuno sulla scia di questa bella esperienza.”