A Salerno Letteratura non poteva mancare la Poesia, nel primo dei quattro appuntamenti del seminario ad essa dedicato. I focus di oggi: la poesia giovanile ed il ‘900
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Poesia giovanile, ‘900 ed i suoi primi principali esponenti sono stati gli argomenti del primo dei quattro appuntamenti del seminario sulla Poesia, pensato per Salerno Letteratura.
Il professor Alberto Granese docente di Letteratura presso l’Università degli Stdi di Salerno, ha dunque introdotto un affascinante excursus che ha avuto oggi inizio on il ‘900, ma ha esordito elogiando la poesia giovanile, ovvero quella vicinanza all’universo poetico che molti giovani hanno, e che costituisce da sempre un confidente per il loro animo.
Annoverati sia autori italiani, come Ungaretti, Saba e Gatto, che stranieri, come Baudelaire, e Rimbaud, con le loro differenti visioni di quest’arte, la quale, soprattutto in questo periodo, non trova un significato soltanto nel contenuto, ma anche nel ritmo e nella fonetica.
Per Baudelaire, autore de Les fleur du mal, il fondamento della Poesia europea moderna, la natura non è solo apparenza, ma vi sono simboli che il poeta deve saper cogliere. Inoltre esalta il valore della sinestesia. ovvero la corrispondenza e l’unione di tutti i sensi.
Raimbaud invece, propone un suggestivo sodalizio tra colore e vocali: esse infatti possiedono anche dei colori, oltre che dei suoni.
Nel ‘900 italiano figurano Ungaretti, secondo il quale “la Poesia debba aprirsi all’Umanità ed essere trasformata in versi. Il tormento interiore deve prendere la limpidezza del linguaggio”. La parola deve quindi assumere significati profondi.
“La Poesia diventa tale quando riesce a trasmettere messaggi universali”, precisa ancora Granese.
Per Gatto, poeta nostrano, il significato può essere sintetizzato con un verso di una sua poesia: “universo che mi spazia e m’isola”, ovvero che consente di rivolgersi all’esterno e di concentrarsi su se stessi.
La parola chiave per Saba invece è semplicità: anche con parole semplici si possono scrivere bellissime poesie, come nella sua “Città vecchia” : l’Infinito deve essere cercato nelle cose più semplici. L’umiltà infatti” non è uno spazio aperto, ma viene dal basso”.
La prossima lezione sulla Poesia si terrà domani, 21 giugno, presso la Sala Pasolini, alle ore 10.30. [ads2]