Una carriera importante quella da allenatore di Stefano Pioli, le cui radici sono ben salde proprio nel suolo della città di Salerno
La vita a volte riserva grandi emozioni. Probabilmente è questo che accadrà oggi a Stefano Pioli, allenatore del Milan, che sfiderà la Salernitana nella 16esima giornata di Serie A.
Pioli è ormai un tecnico affermato, con una carriera importante alle spalle e attualmente in lotta per il primo posto della classifica. Al Milan sembra aver trovato la sua dimensione perfetta, la consacrazione come allenatore di un uomo che ha sempre dimostrato di meritare le soddisfazioni che il calcio gli sta riservando.
L’esperienza in rossonero
Nel 2019 Pioli approda a Milano e centra la qualificazione ai preliminari di Europa League. L’anno successivo inizia col botto: il Milan vince le prime 4 partite del campionato, eguagliando il record di Fabio Capello risalente alla stagione 1995-96. Inoltre Pioli si laurea campione d’Inverno, divenendo peraltro il primo allenatore della storia del club a condurre la squadra in 13 partite consecutive con almeno due gol segnati. Il vero colpaccio, però, il tecnico nato a Parma lo mette a segno al termine della stagione conquistando la qualificazione in Champions League. La seconda annata in rossonero, dunque, si chiude al secondo posto, con 79 punti totali e il record di vittorie (16) in trasferta. La stagione 2021-2022 inizia con dieci vittorie e due pareggi nelle prime dodici giornate di campionato. Anche questa volta, dunque, si parte con un traguardo: record di punti nelle prime dodici giornate per la squadra rossonera.
Gli inizi
Anni gloriosi, insomma, quelli di Pioli al Milan. Come spesso accade, però, prima di arrivare al successo è necessario affrontare un percorso lungo ed insidioso fatto anche di sconfitte. Una serie di tappe obbligate che ti forgiano, permettendoti di acquisire esperienza, consapevolezza e la stoffa del campione. Ed è questo che racconta il passato di Pioli, facendo ben sperare per il futuro. Un passato fatto di esoneri, piazzamenti in classifica mediocri. Un passato che affonda le radici in una città, quella che oggi si troverà davanti come avversaria: Salerno.
Se Pioli è giunto al Milan, infatti, dopo 10 anni in Serie A sulle panchine di Fiorentina, Inter, Lazio, Bologna, Palermo e Chievo è anche grazie alla città che lo ha accolto e gli ha dato la possibilità di esordire come allenatore di una prima squadra. Il tecnico, infatti, inizia ad allenare nelle giovanili, prima quelle del Bologna e poi quelle del Chievo. E’ nel 2003 che fa l’esordio tra i grandi, scelto come allenatore della Salernitana. E con un po’ di fortuna si ritrova anche ad esordire su una panchina di Serie B piuttosto che di Serie C. Quell’anno, infatti, i granata vennero ripescati dopo la retrocessione e ripartirono dalla cadetteria. Così Pioli guida la Salernitana alla salvezza e inizia la sua scalata nel calcio che conta. Quella stessa Salernitana che oggi ritrova da avversario e che indubbiamente gli riporterà alla mente splendidi ricordi.