Europee. Il tour di Pina Picierno, candidata capolista del Pd nella Circoscrizione Sud, fa tappa anche a Benevento. “Gli 80 euro? La più grande operazione di redistribuzione degli ultimi anni”
BENEVENTO – Una conferenza stampa scattante e confidenziale quella che si è tenuta questa mattina a Benevento, presso la sede del Partito Democratico, in vista delle elezioni europee e amministrative. L’incontro, iniziato con un’ora e mezza di ritardo sulla tabella di marcia, ha visto la partecipazione di Pina Picierno, candidata capolista del Pd nella Circoscrizione Sud. Presenti alla riunione con gli operatori dell’informazione anche Umberto Del Basso De Caro, Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti del Governo Renzi, e Mino Mortaruolo, segretario provinciale del Pd.
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Originaria della provincia di Caserta, la Picierno ha messo subito in campo una critica durissima nei confronti del Movimento Cinque Stelle, bacchettando l’antipolitica e il disfattismo di Beppe Grillo. Nessun accenno e poche polemiche, invece, ai competitor di destra.
“Questa campagna elettorale è un derby – ha affermato la deputata renziana –, una partita fra chi parla solo della demolizione di questo Paese, infondendo rabbia e disperazione nei cittadini e chi, come il partito democratico, presentatosi come una grande comunità di donne e uomini, scommette invece sul futuro e sulla speranza, indicando per l’Italia una strada concreta di cambiamento. Noi lo stiamo già facendo. Ora tocca all’Europa cambiare verso.”
Criticata da più parti per aver affermato, nei giorni scorsi, che i famosi ottanta euro in busta paga daranno ossigeno alle famiglie italiane, la deputata campana è tornata anche oggi sulla questione dell’erogazione del “bonus” previsto solo per dieci milioni di italiani. “È la più grande operazione di redistribuzione mai messa in campo in questo Paese – ha precisato la Picierno – Gli ottanta euro rappresentano un passo significativo verso una maggiore giustizia sociale.”
Poi, concludendo il suo intervento, la Picierno ha così sentenziato: “È il Sud bellezza”, riprendendo lo slogan coniato da Matteo Renzi in occasione di questa tornata elettorale ed evocativo della bellezza del Sud. Una strategia di comunicazione efficace quella adottata dai piddini ma che, in realtà, non intercetta il grido di dolore del Mezzogiorno, una terra abituata alla corruzione e al clientelismo, alla disoccupazione e alla precarietà. Una terra che ha bisogno di un segnale forte, e non di provvedimenti economici palliativi. Una terra sui cui, troppo spesso, chiusa la campagna elettorale, è calato il sipario.