Piero De Luca, primogenito del neogovernatore, in una lunga intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno commenta la vittoria del padre
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Piero De Luca, nell’intervista concessa a Gabriele Bojano per il Corriere del Mezzogiorno, ha commentato il risultato elettorale e la sua esperienza al fianco del padre, Vincenzo De Luca. Dovendo tirare le somme e stilare un bilancio in merito alla campagna elettorale appena terminata ha dichiarato: “Hanno ferito gli attacchi violenti sferrati negli ultimi giorni a Vincenzo De Luca, e questo non solo per i contenuti inaccettabili, ma anche e soprattutto per i modi ed i mezzi utilizzati da chi li ha rivolti”.
Difficile non cogliere l’allusione a Rosy Bindi e alle polemiche scatenate a soli due giorni dal voto in seguito alla pubblicazione della lista degli impresentabili in cui compariva il nome del padre. Alla domanda diretta posta da Gabriele Bojano il primogenito dell’ex sindaco di Salerno risponde: “Lasciando ad altri le valutazioni politiche del caso, mi sembra che le perplessità espresse l’altro giorno da Cantone diano la misura esatta delle notevoli problematiche giuridico-istituzionali derivanti da quanto accaduto la settimana scorsa a poche ore dalle elezioni”.
Nel corso della lunga intervista Piero De Luca ripercorre le tappe di quest’avventura elettorale evidenziandone alti e bassi. “Sul piano politico il valzer delle primarie ha rischiato senza dubbio di incrinare la fiducia dei cittadini nel progetto che il Pd intendeva mettere in campo per riconquistare la Regione; fortunatamente i vertici nazionali del partito hanno fatto una scelta di grande serietà e coraggio che ha premiato”.
Tra i momenti più belli da menzionare Piero De Luca non ha dubbi: “É stato emozionante il discorso pronunciato alla Stazione Marittima, lunedì mattina. Si è avvertito il senso dell’impresa compiuta e della portata storica del risultato ottenuto e tutto ciò carica ancora di maggiore responsabilità il neogovernatore e la squadra di governo che lo affiancherà”.
Per quanto riguarda il futuro della città di Salerno ha dichiarato: “Credo che per chiunque sia un onore immaginare di governare la propria città, ma manca ancora un anno alle elezioni e in politica un anno equivale a un’era geologica. Quello che conta, per Salerno, è non disperdere quanto finora realizzato, occorre un gruppo dirigente entusiasta e motivato che faccia tesoro dell’attuale esperienza amministrativa. I nomi, credo, non appassionino nessuno in questa fase. E poi al momento opportuno il candidato del Pd al governo cittadino sarà scelto attraverso una consultazione aperta e trasparente”.
Fonte Corrieredelmezzogiorno.it
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