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Baronissi, polemiche sulla petizione fantasma

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Baronissi, polemiche sulla petizione fantasma

petizione”Una petizione firmata da 253 persone protocollata, ma non messa all’ordine del giorno.”

Rifondazione Comunista contro il primo cittadino: “L’Amministrazione Moscatiello non perde occasione di fare l’ennesima brutta figura – si legge in una nota – chiudendo, si spera definitivamente, la stagione dell’arroganza politica. In data 26 marzo, infatti, veniva protocollata, dai rappresentanti del Prc, una petizione popolare corredata da ben 253 firme di cittadini e cittadine di Baronissi, che chiedevano di aumentare i fondi destinati all’istruzione presenti nel capitolo del bilancio di previsione da € 12.000 ad € 30.000, in modo da dare più attenzione ai problemi quotidiani delle scuole dell’obbligo”.

”L’argomento non veniva posto all’ordine del giorno del consiglio comunale del 3 aprile e quando il Consigliere Francesco De Simone ha chiesto spiegazioni al Presidente del Consiglio, si è trovato di fronte un muro di gomma. L’atteggiamento di rifiuto netto, oltre ad offendere il diritto legittimo di iniziativa popolare contenuto nel T.U. degli Enti locali e nello Statuto comunale, ha offeso gravemente l’intera cittadinanza, che in due settimane si era precipitata a sottoscrivere la proposta, riconoscendo una deficienza intollerabile nelle striminzite somme destinate alla cultura e cercando di porre all’attenzione dell’amministrazione le vere emergenze del territorio”.

”Di fatto, il rifiuto di valutare la richiesta è sintomatica dell’attenzione riservata dai sopravvissuti membri della amministrazione Moscatiello nei confronti della cultura e della formazione; hanno preferito integrare i fondi per le consulenze esterne, per l’indagine di customer satisfaction, per il noleggio dell’auto di rappresentanza ecc. piuttosto che investire sulla formazione delle giovani generazioni. L’amarezza per un atteggiamento di rigetto assolutamente non motivato, va di pari passo con la consapevolezza che questa classe politica non può dare niente di più al territorio”.