Personale dell’ Asl Salerno utilizzato per mansioni diverse da quelle mediche: scatta la denuncia di Uil Fpl e Cisl Fp. Il sindacalista Biagio Tomasco: “Sono 340 i lavoratori, tra infermieri e operatori sanitari, utilizzati per svolgere attività amministrative. Così si profila un danno erariale. Serve chiarezza sulla richiesta di dotazione organica per l’Azienda”
[ads1]
Richiesta di dotazione organica all’ Asl Salerno. A chiederla, attraverso una nota indirizzata al direttore generale dell’Azienda di via Nizza, Antonio Giordano, sono i sindacalisti di Uil Fpl e Cgil Fp.
“Voglio innanzi tutto congratularmi per l’ottimo lavoro di reclutamento di personale medico che l’Azienda sta mettendo in atto, ma a tanto lavoro non ne corrisponde altro sul versante degli appartenenti al comparto, atteso che del contingente previsto dai documenti ufficiali si prevedeva l’arrivo di 50 infermieri, due ostetriche, nove tecnici di laboratorio biomedico, cinque tecnici della prevenzione. Sebbene siano giunti la quasi totalità egli stessi per come individuati, non hanno rappresentato che una goccia nel mare rispetto alle vere esigenze e alla carenza nota a tutti”, ha spiegato Biagio Tomasco, sindacalista della Uil Fpl provinciale.
Numeri che per il sindacalista hanno un valore ancora più importante, visto che, non più tardi di due giorni fa, l’ Asl Salerno ha inteso accordare lo sforamento della spesa per lavoro straordinario nel presidio ospedaliero di Nocera Inferiore.
“Questo è accaduto nonostante in altri ospedali si avverta, inesorabile, la carenza di personale. Ma è proprio da qui che deve partire il ragionamento sull’effettiva carenza di personale di comparto, ovvero determinare una volta per tutte, ed in maniera intelligibile, la dotazione organica dell’Azienda, in quanto in mancanza di essa nulla può o potrà essere determinato in selezioni, trasformazioni, coordinamenti o posizioni organizzative nel prossimo medio breve periodo. Va da sé che con la partecipazione della suddetta dotazione organica, si andranno a determinare le effettive carenze, o esuberi, delle varie figure del comparto, in modo da poter finalmente pressare la Regione, affinché garantisca l’ Asl Salerno al pari di quanto ha fatto con il “Sn Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”.
Una vicenda che Uil Fpl e Cgil Fp seguono da tempo, visto che la prima richiesta in merito fu inoltrata per la prima volta il 28 agosto 2016, per poi essere ripetuta altre tre volte – l’ultima il 26 aprile scorso – senza che nulla fosse comunicato alle organizzazioni sindacali, nonostante le rassicurazioni della direttrice amministrativa dell’ Asl Salerno, che a margine di una trattativa decentrata dichiarò che i lavori propedeutici all’accertamento in questione fossero partiti.
“Nonostante nulla sia mai stato comunicato, con i colleghi della Cgil Fp ci siamo adoperati a determinare quante unità di personale di comparto svolgessero mansioni non proprie del loro profilo, arrivando a determinare 217 infermieri che vengono utilizzati per attività amministrative, e a cui illegittimamente si continua ad erogare l’indennità professionale specifica ponendo le basi per un danno erariale, e 123 operatori sanitari anch’essi utilizzati in mansioni diverse da quella di appartenenza”, ha specificato Tomasco.
“Stiamo parlando di 340 unità di personale di comparto che corrispondono alla dotazione organica di un medio grande ospedale e che invece vengono sottratti all’assistenza dei degenti. Pensiamo che tanto basti ad avviare con celerità quanto richiesto, chiedendo nel contempo un’assunzione di responsabilità da parte direttore generale dell’Asl, che non può più derogare da tale incombenza, in modo che possa poi recarsi nelle sedi competenti a chiedere le reali necessità che scaturirebbero da un’azione che non si esita a definire epocale. Uil Fpl e Cgil Fp hanno fatto il proprio passo, ora tocca all’Asl”.
[ads2]