Primo match point per la Salernitana, impegnata in anticipo a Fondi, nella sfida che potrebbe dare l’aritmetica certezza della promozione. Qualunque sarà il risultato, però, i circa 1200 supporters che seguiranno la squadra in terra laziale non potranno festeggiare più di tanto con i propri beniamini, costretti ad attendere il risultato del Chieti impegnato domenica contro la Vigor Lamezia. I granata, invece, giocheranno già domani per evitare possibili incroci tra tifosi salernitani e avellinesi, con gli irpini che domenica seguiranno la propria squadra a Latina. Anticipata, dunque, anche la consueta conferenza stampa della vigilia del tecnico Perrone, che stamani ha tenuto sulla corda la squadra dopo l’eccessivo entusiasmo respirato in settimana: “È inevitabile che ci sia un po’ di euforia – ha detto il mister –. Questa settimana è stata caratterizzata da allenamenti fatti bene, ma con troppo entusiasmo: così non va bene e ho battuto molto su quest’aspetto. È giusto il sorriso e l’allegria, perché si tratta pur sempre di un gioco, però non bisogna sforare”. Euforia che però non sembra contagiare in maniera viscerale la piazza, come sottolineato in settimana da capitan Montervino: “In parte sono d’accordo con Francesco – ha continuato Perrone – e credo che questo distacco possa essere attribuito a una serie di concause. Salerno è una città che chiede sempre, si cerca in ogni modo di trovare l’ago nel pagliaio, ma il rovescio della medaglia è che qui non puoi mai sederti. Sono convinto, però, che quando ci sarà la matematica certezza della promozione, le emozioni di tutti verranno fuori, in maniera anche più forte dell’anno scorso”.
E Perrone come sta vivendo questa promozione? “Io la vivo bene – ha risposto – anche se riesco sempre ad essere equilibrato e ad estraniarmi da determinate situazioni. Sono contento soprattutto per i ragazzi, la società e la città. Spero possa essere l’inizio per avvicinare anche quei tifosi che ancora non ci seguono, e proprio oggi che corre il terzo anniversario della morte di Carmine Rinaldi (detto il “Siberiano”, ndr) spero che i tifosi storici possano riavvicinarsi a questa squadra”.
Il trainer granata non riscontra analogie con la vigilia della gara dello scorso anno, quando l’allora Salerno Calcio attendeva all’Arechi il Monterotondo per sancire il matematico ritorno tra i professionisti: “È una situazione completamente differente: l’anno scorso era una partita secca, adesso abbiamo cinque gare a disposizione e vorremmo cercare di vincerle tutte per lasciare un buon ricordo”.
Il tecnico romano ha precisato che questo finale di stagione dirà moltissimo sulle possibilità di riconferma di molti giocatori, a cominciare proprio dalla gara di domani: “È vero che il Fondi è già retrocesso da tempo, ma i ragazzi che giocheranno contro di noi vorranno fare una grande partita. Le gare che ci restano di qui alla fine saranno importanti anche per l’anno prossimo, perché bisogna essere professionisti in tutti i sensi e se qualcuno si siede vuol dire che non può fare il calciatore ad alti livelli”.
Inevitabili, infine, le domande sul futuro dell’allenatore, alle quali Perrone si è limitato a rispondere: “Nel calcio non deve esserci riconoscenza. Se la società mi riterrà all’altezza anche per l’anno prossimo mi riconfermerà”.