Ennesima prestazione negativa della Salernitana che, al cospetto di un non irresistibile Pontedera, esce sconfitta senza riuscire a recuperare l’iniziale doppio svantaggio. Squadra priva d’idee, priva di gioco e formazione sbagliata, senza che l’allenatore sia stato capace di cambiare le sorti facendo le sostituzioni al momento opportuno.
Perrone al termine del match ammette la brutta prova fornita di suoi: “Abbiamo giocato male sebbene l’inizio incoraggiante, infatti ero sicuro che saremmo riusciti a mettere in difficoltà il Pontedera. Purtroppo non attraversiamo un buon momento e la gara di oggi ne è la dimostrazione, due tiri del Pontedera e due gol, mentre noi abbiamo colpito due legni. Purtroppo non siamo stati lucidi dopo il doppio svantaggio, è mancata la cattiveria agonistica necessaria per ribaltare il risultato, sebbene abbiamo affrontato un valido avversario come il Pontedera. Commettiamo sempre gli stessi errori, ma non voglio incolpare nessuno, il problema è psicologico”. Perrone, da quando è ritornato in sella alla panchina granata, ha sempre chiesto rinforzi, soprattutto in difesa però una volta ottenuti Bianchi e Scalise, li ha fatti accomodare in panchina: “Essendo arrivati a metà settimana li ho visti poco in allenamento, per cui ho preferito affidarmi a chi avevo visto bene. Tutti i difensori avevano affrontato una buona settimana di sedute, per cui li ritenevo pronti anche perché domenica scorsa avevano fornito una buona prestazione. Parlare dopo è sempre facile e, probabilmente, se avessi saputo come andava a finire avrei optato per altre scelte. E’ un periodo in cui non gira bene, ma dobbiamo invertire il trend negativo e rientrare in zona play-off”.
Ciò che è sembrato inspiegabile, è stata la scelta di non far partire dal 1’ Mounard e Gustavo, giocatori che solo sette giorni prima avevano letteralmente salvato – e non è la prima volta – la panchina di Perrone, firmando il successo in rimonta sul Gubbio: “Oggi ha giocato un giocatore con grandi qualità come Foggia. Non voglio e non mi piace parlare dei singoli, ciò che conta è il gruppo che sta attraversando un momento delicato”. In chiusura il mister parla dell’ultima volta che ha sentito patron Lotito: “L’ho sentito qualche giorno fa, il mio rapporto con lui è normale”.