Ultima gara dell’anno domani per la Salernitana. All’Arechi arriva il Teramo e i granata vogliono chiudere in bellezza l’anno che sta per concludersi conquistando il titolo di campioni d’inverno. Anche Perrone ci pensa e in conferenza stampa non ne fa mistero. “Adesso che siamo primi, non conquistare questo titolo significherebbe che domani abbiamo fatto male – ha dichiarato stamani il tecnico romano – ma l’importante è stare nelle prime due posizioni”.
Dovendo tracciare un bilancio della prima parte di stagione della Salernitana, Perrone è “già contento di quanto fatto fino adesso. Quando sono tornato era impensabile che oggi ci trovassimo in questa posizione, cerchiamo sempre di ottenere il massimo”.
Domani mancherà per squalifica capitan Montervino. In compenso torna tra i convocati Luciani, ma circa un suo eventuale impiego dal primo minuto il mister come al solito non si sbilancia: “Alessio ha recuperato, fisicamente sta bene ma non so se ha i novanta minuti nelle gambe. Lo stesso vale per Mounard. Il modulo? Lo deciderò anche in base all’avversario”. Il Teramo, appunto: l’undici di Cappellacci, considerato da Perrone “una squadra organizzata che cerca sempre di fare gioco”, si schiera solitamente con il 4-3-3, motivo per cui è lecito aspettarsi un ritorno alla difesa a quattro da parte del trainer granata, non a caso provata e riprovata nel corso della settimana.
I risultati hanno riportato entusiasmo intorno alla Salernitana e ai suoi giocatori, che nei giorni scorsi hanno preso parte a diversi incontri per lo scambio di convivialità natalizie. Perrone teme un po’ eventuali cali di tensione, ma assicura: “Con le feste che si stanno avvicinando la testa potrebbe stare già in vacanza, ma oggi ho avuto riscontri molto positivi dall’allenamento e penso che domani faremo una buona gara. Quante persone mi aspetto allo stadio? Sei-settemila”.
Il mercato ormai è alle porte ma il mister ritiene che “quest’organico sia completo e quando recupereremo tutti gli infortunati non avremo bisogno di altri giocatori. Anzi penso che dovremo dare la possibilità a molti di loro di andare a giocare. La mia rosa ideale dovrebbe essere composta da venti giocatori di movimento e tre portieri, con la possibilità di attingere dalla Berretti”.
Quest’anno ormai volge al termine e Perrone non ha dubbi su quale sia il momento che ricorderà con maggiore affetto: “Le immagine della partita contro il Monterotondo saranno sempre impresse nella mia mente e nel profondo del cuore. Il mio personale 2012? Penso sia stato buono ma ad essere sincero avrei fatto scelte differenti. Però mi è stato chiesto di vincere e un allenatore deve fare in modo di portare a termine quanto gli viene richiesto”.