Con la Salernitana già promossa in Prima Divisione, le ultime quattro partite serviranno alla squadra granata a consolidare il primo posto, per poi giocarsi la Supercoppa di categoria con la vincente dell’altro girone. Domani i granata ospiteranno all’Arechi il Poggibonsi, in un clima di grande festa con una coreografia che gli ultras stanno preparando incessantemente da giorni. Inevitabile dunque l’euforia generale che sembra quasi porre in secondo piano il dato tecnico della partita. Non è però dello stesso avviso Perrone, che stamani in conferenza stampa ha anticipato che manderà in campo la formazione tipo per consentire ai protagonisti di questa stupenda cavalcata di ricevere i giusti applausi dei tanti tifosi presenti sugli spalti (la quota di biglietti staccati fino a questa mattina recita 4500, ma sicuramente domani ci sarà un’impennata nella vendita dei tagliandi). “C’è intenzione di far festa cercando di fare una bella partita – ha detto Perrone –. Vogliamo rimpinguare la nostra classifica per mantenere il primo posto. Farò giocare chi adesso mi dà più garanzie, non facendo turnover, poi dalla prossima gara darò spazio a chi finora ha giocato meno. Mi dispiace che tutta la rosa non possa sedere in panchina, quindi penso saranno i soliti 18, tranne uno per cui ci sarà un discorso differente come premio per il suo comportamento”.
Il mister si è poi espresso sul pubblico che domani sarà presente all’Arechi e sul feeling instaurato con la tifoseria: “Spero ci sia tanta gente come l’anno scorso contro il Monterotondo, sarà una grande emozione per tutti. Ieri sera ho mangiato in centro con Nicola Provenza e per strada sono stato fermato da numerosi tifosi che mi hanno ringraziato: questo mi ha fatto veramente piacere perché vuol dire che qualcosa di buono ho fatto”.
Inevitabili le domande sul futuro che Perrone ha puntualmente schivato: “Adesso dobbiamo far bene queste quattro partite che ci rimangono ed eventualmente le due di Supercoppa. In questo momento i discorsi sul futuro sono tutti prematuri: nel calcio può cambiare tutto dall’oggi al domani. Se rimarrei a Salerno? Qui sono stato bene quindi mi farebbe piacere continuare. Dipende dai programmi ma ripeto sempre di tenervi stretta soprattutto questa società, che in questi due anni ha investito tanto e ha dimostrato di essere solida”.
A prescindere dalla presenza di Perrone, il tecnico romano, parlando del prossimo campionato che attenderà la Salernitana, ha precisato che “vincere non è mai facile. Nella presentazione dello scorso anno si parlava di un progetto a cinque anni per portare questa squadra in Serie B. In due anni abbiamo già ottenuto due promozioni ma ora se sbagli rischi di farti male, perché ci vuole poco ad allestire una squadra spendendo tanto e a non vincere il campionato. Questa società vuole vincere ma non è detto che sicuramente si vincerà anche l’anno prossimo”. D’accordo con Susini e Mariotto sulla rosa della prossima stagione: “Le squadre che vincono, soprattutto se danno prova di forza mentale, sono da riconfermare, naturalmente con qualche innesto che vada a rinforzare l’organico”.
Proprio Susini in settimana ha dichiarato che in queste due promozioni c’è tutta la bravura di Carlo Perrone. “Lo ringrazio tanto. Io gli ho detto di essere grato al giorno in cui l’ho conosciuto perché, anche se irascibile, è una persona davvero speciale e competente”: questa la risposta del mister al responsabile dell’Area Tecnica.
Infine un saggio giudizio sull’apparente tepore che si respira in città nonostante la promozione acquisita: “Non poniamo al centro della vita di tutti il calcio. Per noi è bello perché è il nostro lavoro, ma non per tutti è così, quindi bisogna rispettare chi non la pensa allo stesso modo. Forse oggi i tempi sono cambiati e ci sono molti più divertimenti. L’importante è che coloro che vivono lo stadio lo sentano: le emozioni saranno per loro”.