Francesco Morra, sindaco di Pellezzano, alla luce delle nuove misure restrittive, chiede ai cittadini responsabilità. “Ci sarà tempo per critiche e giudizi”
Il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, commenta a 360° la situazione epidemiologica in Campania, e non solo. Sottolineando quanto sia preferibile avere “prima i soldi, poi le chiusure”, chiede però responsabilità e senso civico perché – spiega Morra – “poi ci sarà tempo per i bilanci“.
Le parole del sindaco di Pellezzano
Ci aspettano settimane difficili. Come ampiamente previsto, l’emergenza Covid non è affatto superata. Ci attende un periodo d’incertezza, confusione e di legittima preoccupazione per la propria salute e, in buona parte, per il proprio lavoro. Vi garantisco che anche noi Amministratori, spesso, ci muoviamo tra non poche difficoltà tra DPCM del Governo, ordinanze regionali e direttive della comunità scientifica.
C’è confusione, spesso, ci si trova a dover interpretare “matasse” burocratiche e a farne sintesi. Come dicevano i filosofi: “non esistono soluzioni facili per problemi complessi”. Diffido da chiunque abbia la soluzione tascabile e pronta per l’uso. Non è così. La questione è molto più delicata e il nostro unico obiettivo è trovare un equilibrio tra salute e lavoro, non le contrapposizioni. Sia nella prima fase che ora, si è pensato prima a chiudere e poi ai ristori e ai sostegni economici. Io avrei agito in maniera opposta: prima i soldi, poi le chiusure. Urgono risposte immediate per evitare il rischio di esasperazioni e degenerazioni.
In tutto questo, tra molteplici provvedimenti e tanta confusione, innanzitutto, rivolgo ai miei concittadini un ringraziamento per il lodevole comportamento della maggior parte della nostra comunità; inoltre, anche dinanzi a contagi che hanno riguardato nostri concittadini, la maggior parte dei pellezzanesi non si è lasciata andare in un atteggiamento da “caccia alle streghe”. Invito, pertanto, tutti alla responsabilità, a evitare comportamenti e situazioni irresponsabili, che possono mettere in difficoltà la nostra comunità. Usiamo i dispositivi sanitari ed evitiamo assembramenti. Limitiamo spostamenti solo per questioni necessarie. Infine, una riflessione sui controlli: per quanto si possano intensificare, per quanto si possano avere a disposizione anche telecamere e il corpo dei marines per strada, non è pensabile un controllo a ogni angolo. Parliamoci chiaro. Il primo controllo è l’autocontrollo. Evitiamo situazioni di pericolo, usiamo i dispositivi sanitari ed evitiamo situazioni irresponsabili. Non speculiamo sulla salute dei nostri concittadini che hanno contratto il virus. Può capitare a chiunque. Ne abbiamo vinte tante e vinceremo anche questa.
Ci sarà tempo per critiche e giudizi, ci sarà tempo per i bilanci. Ora, è il momento di superare la crisi, con meno danni possibili e meno conseguenze per le nostre famiglie, i nostri ragazzi e le attività economiche. Se non m’inganna la mia memoria, il termine “crisi” ha un’origine etimologica che significa “scelta”. Scegliamo, quindi, di vivere con responsabilità per scegliere il futuro dei nostri figli e del nostro territorio.