La nota stampa della Pellezzano Servizi srl a seguito della denuncia del gruppo cittadino Avanti Insieme
Nella giornata di ieri il gruppo cittadino Avanti Insieme, attraverso una nota stampa, comunicava le segnalazioni giunte da diversi cittadini di Pellezzano relative in particolare alla riscossione di fatture dell’acqua per gli anni 2011 – 2014. Oggi giungono le precisazioni della Pellezzano Servizi Srl.
La nota della Pellezzano Servizi Srl
Le recenti polemiche generatesi in ordine ad un evento privo del carattere della straordinarietà tale da giustificare l’attenzione mediatica allo stesso riservata dai movimenti politici presenti sul territorio comunale ha indotto il management della Pellezzano Servizi srl ad offrire alla collettività talune informazioni e precisazioni con l’esclusivo e preminente proposito di far luce su fatti e circostanze, rifiutando apertamente il coinvolgimento in sterili dissertazioni.
La Pellezzano Servizi srl, in ossequio alle disposizioni di legge emergenti, si è determinata ad affidare in data 18.04.2018 ad una società abilitata la riscossione coattiva dei corrispettivi riferibili alla fornitura di acqua, maturati in costanza della gestione del servizio idrico sul territorio comunale, senza per questo pervenire alla cessione della titolarità delle ragioni creditorie vantate. La pretesa nullità dei crediti condotti ad esecuzione – arbitrariamente ed inopinatamente paventata da più parti – non rinviene nella documentazione agli atti della Pellezzano Servizi srl un riscontro fondato ed incontrovertibile: è regola generale che la presunzione di prescrizione di un credito, ove ritualmente eccepita, possa essere superata da prova contraria ovvero da atti idonei a dimostrare l’interruzione o la rinnovazione del termine fissato in astratto dalla legge.
Fermo quanto innanzi gli uffici della Pellezzano Servizi srl si rendono disponibili a vagliare, d’intesa con quelli della Creset, caso per caso, la sussistenza delle condizioni che legittimassero l’assunzione di provvedimenti funzionali alla migliore tutela delle ragioni di ciascun contribuente. In ultima istanza, non può esimersi dal rilevare come la sollecitazione alla disobbedienza civile ed in particolare all’inadempimento delle obbligazioni di pagamento che su ciascun utente ricadono in ragione dei servizi allo stesso forniti costituisce atto contrario alla legge e prima ancora moralmente deprecabile.