Non si fermano le polemiche scaturite dall’ultimo consiglio comunale di Pellezzano con il sindaco Pisapia che ha deciso di portare a termine il mandato, mentre l’ex assessore Morra rinforza le sue tesi affermando che “la maggioranza eletta dal popolo tre anni or sono non esiste più”
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L’ultimo consiglio comunale di Pellezzano ha gettato nel caos l’amministrazione reggente della città, rimasta orfana degli assessori Morra, Murino e Marino che hanno ratificato ufficialmente le loro dimissioni adducendo come motivazione “l’assenza di maggioranza elettiva e serenità politica tale da poter far continuare le discussioni“.
Il confronto tra i rinunciatari alle cariche ed il sindaco Giuseppe Pisapia, sempre più deciso nel portare a termine il suo mandato nonostante i fatti, è continuato anche fuori dalle sale consiliari, per effetto soprattutto di alcune dichiarazioni rilasciate dello stesso Francesco Morra nella giornata di oggi, in cui l’ex assessore ha affermato che “le continue volgarità e la lunga serie di menzogne che un po’ tutti stanno dicendo in queste ore, anche a mezzo stampa, me le aspettavo soprattutto da chi in politica ha avuto modo negli anni di inventarle tutte. Proprio come ha fatto questo sindaco che da tre anni consecutivi ripete sia in pubblico sia in privato che governare un Comune come Pellezzano è “un sacrificio “ e che egli stesso non vede l’ora che si giunga al termine del mandato, perchè l’unica sua ragione programmatica è l’odio verso chi ha amministrato in maniera diversa e soprattutto la sua azione è dettata dal suo livello di complessi di inferiorità dal punto di vista politico-amministrativo. L’abbandono dell’aula durante la seduta di ieri è stato doveroso”– continua Morra- “perchè la maggioranza eletta dal popolo tre anni or sono non esiste più e quindi il Sindaco non ha diritto di parlare di moralità della politica dato che si stanno approvando delicati punti all’ordine del giorno con il voto di un consigliere comunale di opposizione, eletto all’epoca come antagonista alla carica di sindaco. Tutte le ambizioni sono legittime come lo è una futura ricandidatura del Sindaco in carica ma credo che sia altrettanto legittimo il non voler ne tanto meno poter più condividere un progetto e un percorso politico.”
Riguardo le accuse rivolte proprio dal primo cittadino nei confronti dei rinunciatari alla carica in Comune, Morra ha poi proseguito affermando che “egli stesso da medico prestato alla politica come ama auto-definirsi, non può dimenticare che chi fa politica si sottopone al giudizio dell’elettorato ogni giorno, costantemente, in ogni modo e forma. L’onestà personale di tutti i componenti del consiglio comunale e anche delle forze politiche che non sono rappresentate in consiglio non sono mai state messe in discussione da parte nostra a differenza di chi agli organi di stampa dichiara che il mio modo di fare politica e quello dell’amico Murino sia clientelare, utile a coltivare il proprio orticello e gli interessi personali: questo è vergognoso se affermato da un uomo che rappresenta le Istituzioni. E se ha davvero la dignità per poter portare avanti la tesi poc’anzi dichiarata, ci andasse a denunciare alla Procura della Repubblica con le prove alla mano. Io a tutt’oggi non riesco ancora a provare rabbia, ma soltanto pietà.”
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