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Pellezzano, Vincenzo Bove risponde a Pisapia

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Pellezzano, Vincenzo Bove risponde a Pisapia

Vincenzo Bove risponde all’ormai ex sindaco di Pellezzano Giuseppe Pisapia, in seguito allo scioglimento della giunta comunale

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“Apprendo dagli organi di stampa di alcune dichiarazioni dell’ex sindaco di Pellezzano Pisapia, con le quali si sottolinea il venire meno di una mia parola data nel corso di incontri avuti con lo stesso sindaco, uno per l’esattezza, nelle scorse settimane. Mi meraviglio di come si vuol cercare, maldestramente, di far ricadere la responsabilità della caduta dell’Amministrazione sul sottoscritto; nella nota stampa da me diffusa lo scorso 23 settembre ho chiesto, per rispetto della collettività e della politica ,espressamente che ognuno facesse un attento esame di coscienza, in quanto non si era stati in grado di portare avanti un progetto politico o quanto meno di riprogrammarlo in corsa, con una maggioranza forte e determinata a risolvere le grosse problematiche delle quali il comune era investito.

Concludevo inoltre la mia nota stampa dicendo che era opportuno che si avesse il coraggio di rimettere la parola agli elettori andando al voto. Come ho detto nell’unico incontro avuto con il sindaco, non parliamo della persona Pisapia, alla quale riconfermo ancora oggi stima personale ma dell’amministrazione Pisapia (politico). Pisapia sa benissimo che i problemi legati alla tenuta dell’amministrazione non sono quelli che si cerca di attribuire agli altri che hanno avuto il coraggio di fare una scelta e rimettere la parola agli elettori, cosa necessaria e ormai inevitabile. Ribadisco, la maggioranza di fatto non esisteva più da tempo.

E’ inutile negare che anche nel gruppo ultimo rimasto, molti di loro non avrebbero mai accettato le proposte preannunciate (vedasi patrimonializzazione). Purtroppo i programmi sono stati stravolti, qualcuno aspettava le dimissioni da consigliere del sottoscritto solo per arrivare alla fine con la surroga di altro consigliere. Lo stalking mentale subito è stato forte. L’atto di dimissioni firmato congiuntamente non rappresenta per me e credo anche per i miei colleghi fuoriusciti dal gruppo “Cambia Pellezzano”, nessun accordo o patto di alleanze con gli altri sottoscrittori e forze politiche del territorio ma solo, con motivazioni diverse, un ritorno alla democrazia. Facciamo vivere con serenità alla comunità questa fase di commissariamento che possa rappresentare uno spartiacque di quello che è stata fino ad oggi la politica e quello che sarà per il futuro.”

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