Si alza un polverone per il passaggio di chiavi all’associazione Le Crisalidi per la gestione del Parco della Memoria. Rete Libera avanza le proprie proteste.
Il parco della memoria è un’area pubblica dedicata alla memoria delle vittime dell’alluvione del 5 maggio 1998, situata a Episcopio, tra viale Margherita e via Pedagnali. Realizzato e inaugurato nel maggio del 2011 è stato elogiato come il simbolo della rinascita della frazione di Sarno, dato che la sua realizzazione è stata effettuata dalla manodopera volontaria dei cittadini e con le offerte da parte dei commercianti della zona. Purtroppo, la zona non è mai diventata un’area fruibile per la popolazione locale. Il parco in questione è rimasto chiuso per un lungo periodo di tempo, anche in seguito al termine dei lavori; e proprio per questo che, negli ultimi giorni, è diventato oggetto di controversie tra il comune e la cittadinanza. Il parco è stato affidato alla gestione di una cooperativa privata, Le Crisalidi, che avrebbe dovuto occuparsi della manutenzione ordinaria e della tutela del parco.
L’assessore Esposito, in merito all’area in questione ha dichiarato che alcuni problemi giuridico-amministrativi e situazioni di scarse disponibilità economiche ne hanno ritardato l’apertura. Il movimento civico Rete Libera, nel frattempo ha portato avanti alcuni sit-in di protesta su questo punto. Il leader del gruppo Giovanni Montoro ha sottolineato lo stato di abbandono in cui riversa il parco e ha sollevato alcuni dubbi sui lavori di ristrutturazione rimasti incompiuti. Ad oggi è possibile rinvenire atti di vandalismo da parte di alcuni che hanno trafugato i fili di rame e distrutto l’arredo urbano. Per non parlare delle zone verdi dove l’erba è alta e le piante in stato di decadenza. Aggiunge ancora Giovanni Montoro: “L’affidamento senza bando ad una qualsiasi associazione è una mancanza di rispetto, non solo verso tutte le associazioni che lavorano attivamente sul nostro territorio ma anche per tutta la cittadinanza”.
Negli ultimi giorni è avvenuto anche il simbolico passaggio di consegna tra l’amministrazione comunale e la cooperativa, con la consegna delle chiavi. Tuttavia, l’area resta chiusa. Le Crisalidi si impegneranno, installando panchine, giochi e strutture amovibili per la fruizione dello stesso.