Doveva essere il “polmone verde” della città, oggi il Parco del Montestella è in un totale stato di abbandono. La ProLoco si fa sentire

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Tra i prossimi progetti elencati dall’Assessore De Maio nell’ambito del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie” vi è la rifunzionalizzazione del Parco Montestella, parco sconosciuto ai più, ma che al momento dell’inaugurazione fu identificato come il “polmone verde” della città di Salerno.

Oggi il Parco si trova in uno stato di totale abbandono e degrado; una discarica a cielo aperto, dove la vegetazione stenta a crescere per via degli incendi sempre più frequenti.

Al posto degli spettacolari panorami sulla città, oggi la vista si ferma su cumuli di immondizia che non vengono raccolti e che accompagnano il visitatore lungo la strada transitabile.

Il Parco del Montestella, inaugurato a fine anni Novanta, separa il Comune di Salerno dai Comuni limitrofi di San Cipriano Picentino e San Mango Piemonte.

Proprio questa posizione costituisce il punto nevralgico della questione.

Il Parco, infatti, non è incluso nelle tutele delle comunità montane adiacenti e al tempo stesso, pur facendo parte del Comune di Salerno, in questi anni è stato totalmente trascurato dall’amministrazione comunale.

La cittadinanza locale ha numerose volte documentato e denunciato lo stato di abbandono alle Autorità. Oggi il grido di protesta si leva dalla ProLoco di Ogliara, nata da pochi anni ma già molto attiva e ben conosciuta a livello regionale.

Abbiamo intervistato sulla questione il Presidente della ProLoco, Luigi Cuoco.

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