Pubblicato il bando che prevede l’individuazione di due ricercatori per il Parco Archeologico di Paestum: sarà possibile continuare il proficuo lavoro di scavi già in atto
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“Il Parco Archeologico di Paestum è il primo museo statale in Italia ad aver bandito due borse di ricerca, destinate a giovani archeologi, finalizzate allo scavo stratigrafico”.
L’attivissimo direttore Gabriel Zuchtriegel ha incontrato i giornalisti a Salerno per una conferenza stampa. E’ stata l’occasione per promuovere l’accordo raggiunto con il Pastificio Amato. Sarà infatti l’azienda salernitana di antica tradizione lo sponsor per l’istituzione delle due borse di ricerca: il Pastificio si è fatto carico del corrispettivo delle borse per la durata di tre anni, per un importo totale di 45mila Euro. Grande sinergia tra impresa e settore pubblico. Difficilmente potrebbe trovare una espressione migliore, considerato che è un progetto di particolare importanza.
Il direttore Zuchtriegel non nasconde la soddisfazione. “E’ un dato che ci rende orgogliosi, in quanto conferma il corso innovativo di Paestum quale espressione di un territorio di eccellenza nel settore dei beni culturali, della ricerca e della trasmissione di conoscenze”. Le borse di ricerca permetteranno la continuazione dei lavori di scavo cominciati un anno fa.
Grazie alla nuova edizione del bando pubblicato già sul sito web (www.museopaestum.beniculturali.it) si potrà continuare il lavoro di scavo e ricerca.
La ricerca ha mostrato che i muri al di sotto del pavimento della casa romana nella quale si è svolto lo scavo, si possono datare, nella sua prima fase, alla seconda metà del VI sec. a.C. Si tratta di un periodo molto significativo nella storia di Paestum. Del periodo in cui sono stati costruiti il tempio di Athena o le tombe a cassa affrescate, come la tomba delle Palmette. Periodo del quale non abbiamo tante informazioni. Ma che è stato determinante per la costruzione del primo grande insediamento greco.
“Lo scavo avviato è molto promettente – continua il direttore- per cui i nostri ringraziamenti vanno, oltre che allo sponsor, ai borsisti Francesca Luongo e Francesco Scelza che hanno collaborato con noi, e a tutti coloro che hanno seguito lo scavo, impostato secondo il modello dell’Archeologia Pubblica, sul posto, sui social network e attraverso i filmati settimanali pubblicati da Repubblica online.” Ora si ha la possibilità di continuare la ricerca per i prossimi tre anni. Grazie alla sinergia tra impresa privata e settore pubblico.
Nel frattempo continua il grande successo della rassegna musicale e teatrale organizzata dal Parco Archeologico di Paestum.
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