A Salerno ci sono più parcheggiatori abusivi che posti per le auto. E con il crescere dei flussi turistici in città crescono anche pericoli e minacce per i cittadini
[ads1]
Considerata da molti la “vecchia piaga di Salerno” i parcheggiatori abusivi, da sempre presenti nella nostra città, sono divenuti negli ultimi anni oltre che un semplice fastidio una vera e propria minaccia per chi la città la abita e per chi la visita.
Gli abusivi della sosta vanno di pari passo con la crescita economica e turistica di Salerno. E non è un bel biglietto da visita.
Ad ogni nuova opera che viene inaugurata, in ogni spazio che viene recuperato, c’è già un posteggiatore pronto a speculare su quell’investimento e a farne un’occasione d’illecito.
Oramai sono dappertutto: in centro, nelle periferie più trafficate e in prossimità dei tutti i punti più frequentati. Li vediamo muoversi tra le auto mentre parcheggi a partire da via Porto e via Ligea, poi al circolo dei canottieri, alle spalle del teatro Verdi, in zona Vestuti, al San Demetrio, zona crescent ed ora anche nei pressi della nuova stazione marittima di Zaha Hadid; in zona Carmine dove molti lasciano l’auto per andare a lavoro; nel parcheggio sotto la Carnale di fronte alla piscina comunale; nei pressi del The Space, che oltre il bottino settimanale dato dal cinema, portano lo straordinario con i tifoni della partita della domenica.
Andando verso sud eccoli spuntare al Polo Nautico, all’ospedale San Leonardo dove hanno postazione fissa dalle 7.30 del mattino alle 19.30 di sera; per finire alla tariffa fissa e particolarmente esosa quando fuori le discoteche, in occasione degli eventi e le serate del weekend, indossano anche la divisa catarifrangente e la torcia per un servizio migliore.
Ovviamente aumenta il servizio, aumenta anche la richiesta di denaro.
Per non parlare poi del centro della città: via Roma, piazza Amendola e nei pressi della provincia, in cui oltre a pagare il ticket per la sosta regolata dai vigili, bisogna pagare anche l’extra al posteggiatore per “l’aiutino” che ti viene dato mentre fai la retromarcia per parcheggiare.
Vengono da Salerno e sempre più dalla periferia di Napoli. Ti adocchiano, dispongono in quale posto vacante devi parcheggiare la tua auto (perché, questo è da dire, ottimizzano alla perfezione gli spazi), si avvicinano appena spegni l’auto (perché ottimizzano anche i tempi) e alla fine intimano il pagamento. In alcuni casi ti chiedono “una cosa a piacere”, in altri, sempre più frequenti, una tariffa fissa che varia dai 2 ai 5 euro.
Ora, il vero problema non è più scegliere se dare lo spiccio all’abusivo o meno, che rappresenta un fastidio, ma rimane una scelta libera. Il problema è che sempre più numerosi sono i posteggiatori che, spesso in coppia, si rivolgono con modi e toni aggressivi e molesti e con regolari minacce ai danni dell’auto in caso di mancato pagamento.
Il parcheggiatore pertanto non rappresenta più solo una seccatura da evitare, ma è diventato un vero e proprio pericolo da fronteggiare.
La richiesta di denaro, poco o tanto che sia, è estorsione e l’estorsione è un reato. La dinamica del parcheggio abusivo mette la persona minacciata, in modo esplicito o implicito, in condizione di tale soggezione da non consentirle di avere alternative rispetto a quanto richiesto.
A Salerno, solo dall’inizio del 2016, abbiamo avuto casi di risse alla stazione, aggressioni in via Moscato con denunce a seguito da parte di privati e danni alle auto allo stadio Arechi, da parte di chi dopo una partita della salernitana non aveva voluto pagare.
Per non parlare delle ripetute minacce fatte a p.zza Amendola contro i visitatori delle luci d’artista nello scorso natale. E questi solo i casi conosciuti e pubblicati.
Ora, per arrestare gli abusivi serve la denuncia di chi riceve la richiesta di denaro. Solo così gli abusivi possono essere arrestati per estorsione.
Ma dobbiamo forse chiedere loro i documenti o dove abitano per rintracciarli?
Nelle loro tasche filano dritto soldi che potrebbero essere destinati poi a qualsiasi altro traffico.
Sporadiche le azioni da parte del comune con timidi tentativi di contrasto basati su pene pecuniarie. I risultati sono stati di scarsa efficacia e il fenomeno continua a dilagare ai nostri danni.
Queste persone non hanno niente da perdere e il più volte sono nullatenenti, che non pagheranno mai la sanzione, restando così impuniti e continuando la loro attività camorristica.
Paradossalmente però guadagnano in un giorno molto più di un onesto cittadino che paga le tasse allo stato e al comune.
Ma ci chiediamo: dove sono tutte le pattuglie delle forze dell’ordine che dovrebbero provvedere alla sicurezza nelle strade e alla tutela dei cittadini? Cosa costerebbe iniziare finalmente a tener sott’occhio queste aree in modo più sistematico e regolare, magari in borghese per coglierli finalmente in flagranza di reato?
Salerno è ancora una mosca bianca nella realtà turbolenta del Sud. Vivibile, sicura, a misura d’uomo e sempre più bella. Teniamocela stretta.
[ads2]