Scena Teatro – Pane e Zucchero, la prima fatica letteraria del direttore organizzativo di scena teatro: Pasquale Petrosino. Il volume, un tuffo nel passato e nei ricordi familiari, sarà presentato il prossimo 11 Dicembre presso il Museo Diocesano di Salerno
Salerno– Una lettera aperta. Un tuffo nel passato. Potremmo riassumere in questo modo “Pane e zucchero” (pani co zuccuru), la prima fatica letteraria di Pasquale Petrosino. Il Direttore organizzativo di Scena Teatro, affidandosi ai ricordi ed alla sua Sicilia, ha raccontato lo straordinario rapporto di un bimbo con la sua famiglia. In primo piano la figura potente della donna.
Il volume, già disponibile in formato cartaceo (con caratteri grandi e facilmente consultabile da tutti) ed ebook kindle sul portale Amazon, sarà presentato il prossimo 11 dicembre presso il Museo Diocesano di Salerno: diretto da Don Luigi Aversa. “Pasquale Petrosino non è uno scrittore. Ha solo deciso di dar sfogo alle sue emozioni – spiega il Direttore organizzativo di Scena Teatro – e comunicarle in maniera semplice, come avrebbe fatto il bimbo protagonista di questo racconto. E’ un viaggio nella memoria e nel rapporto straordinario che il sottoscritto ha avuto con le sue nonne e la sua famiglia.
Un legame indissolubile. Come il pane con lo zucchero, un rituale che nonna e bisnonna hanno fatto vivere al sottoscritto durante tantissimi pomeriggi. E’ una lettera aperta di questo bambino, scritta in semplicità e con tutto l’amore possibile ed in particolare sottolineando la famiglia matriarcale e la forza delle donne in una Sicilia spesso arcaica. Ed a prova di ciò c’è la copertina del libro dove le protagoniste assolute sono, in una foto degli anni sessanta, mia nonna, mia zia e mia madre. Ho voluto comunicare emozioni, esprimendole nel modo in cui farebbe ancora oggi un bimbo, attraverso un lavoro lungo di cinque anni. Scrivere, almeno per me, – conclude Petrosino – è un viaggio assoluto ed Amazon non ha fatto altro che pubblicare questo viaggio. Senza un nome importante alle spalle, purtroppo, non puoi arrivare facilmente alla pubblicazione”.