Durante la pandemia, chiusi in casa, le cose da fare diventano presto noiose. E allora che cosa si fa?

La pandemia ha accentuato la necessità di cercare nuove cose da fare, ovviamente. E si potrebbe pensare che il gioco abbia aumentato i propri numeri, così come il gioco online, o le slots. Sarà successo davvero questo? Cerchiamo di scoprirlo.

I numeri pre-Lockdown

Prima che tutto quello che stiamo vivendo scoppiasse, il 9,9% degli italiani giocavano in agenzie di scommesse fisiche e casinò. Stesse percentuali se consideriamo le scommesse fatte in via telematica, ovvero giocate su eventi sportivi, slots, casinò online, eccetera. Infatti il 10% della popolazione italiana era solita giocare online.

I numeri durante il Lockdown

Le chiusure generalizzate del 2020 hanno portato una diminuzione delle percentuali sopra indicate. Difatti, solo il 2,4% continuavano a giocare in agenzie e casinò fisici. Riduzione minore ha avuto il gioco online, che è passato all’8%, come indicato da uno studio dell’ISS. Ovviamente la facilità di accedere a slots, scommesse online e casinò virtuali ha contenuto la riduzione per il secondo tipo di scommesse.

I numeri dopo il Lockdown

Nel periodo di riaperture, invece, c’è stata una generale impennata delle scommesse. Quelle terrestri, però, non sono tornate ai livelli pre pandemici. Gli italiani che ne fanno uso difatti sono attualmente l’8%. Le scommesse online invece hanno superato i livelli a cui si attestavano prima del Lockdown, raggiungendo quota 13%.

Cause

Un calo delle scommesse in luoghi fisici era più che preventivabile, dato che molte agenzie e casinò erano chiusi durante il Lockdown. Ciò che non ci si aspettava era un calo delle giocate online. Infatti, l’atteso effetto positivo del maggior tempo passato in casa è stato controbilanciato da altri fattori. Come è noto, sono stati fermati quasi tutti i campionati e manifestazioni sportive in tutto il mondo. Le puntate su eventi sportivi sono infatti maggioritarie, nel mondo delle scommesse, rispetto a slots e casino online.

Discorso diverso invece per il periodo successivo al Lockdown. Entrambi i tipi di gioco d’azzardo sono aumentati. Ciò è dovuto ad un incremento dell’attività di chi già giocava in tempi pre pandemici. Infatti, il 19,7% che ha aumentato le ore spese in slots e scommesse. Le cause di questo incremento sembrano affondare le radici nel maggiore disagio emotivo della popolazione, portato da un periodo assolutamente complicato per tutta l’umanità.

Conclusioni

Si può dunque concludere che il gioco d’azzardo ha subito degli alti e bassi, come molte altre cose, durante la Pandemia. Sebbene dopo il Lockdown il gioco terrestre abbia registrato un -1,9% rispetto ai livelli pre pandemici, il gioco online porta a casa un +3%. La percentuale totale degli italiani che giocano è passata dunque dal 16,3% al 18%. Si può dunque affermare che in Italia, durante la Pandemia è aumentato il gioco d’azzardo. Va ricordato che comportamenti di questo tipo possono condurre alla ludopatia, sull’onda del disagio sperimentato durante gli avvenimenti del 2020. Bisogna approcciare al gioco d’azzardo, alle slots e alle scommesse con moderazione e responsabilità.