Presentate oggi a Palomonte le nuove sezioni di Italia in Comune: Sele e Tanagro quale futuro? Questo il tema della manifestazione alla quale sono intervenuti i sindaci del territorio
Oggi a Palomonte per le presentazioni delle nuove sezioni di Italia in Comune: Comune Palomonte “Piero Calamandrei” con coordinatrice Elisabetta Caputo; sezione Comune Felitto “Val Calore” con coordinatore Giovanni Casella, e del Coordinatore Provinciale di Salerno Antonio Valitutto. Sele e Tanagro quale futuro? Questo il tema della manifestazione alla quale sono intervenuti i sindaci: Mariano Casciano sindaco di Palomonte, Vito Falcone sindaco di Valva, Rita Robertazzi vice-sindaco di San Gregorio Magno, Alfonso Forlenza sindaco di Contursi Terme, Nicola Parisi sindaco di Buccino, Ing. Pizzolante direttore Patto territoriale Sele-Tanagro.
In tutti gli interventi un unico fattore comune: la voglia di ripartire dai territori con concretezza. Voglia di mettersi in gioco e di credere nel progetto Italia in Comune. Notevole la presenza di pubblico registrata. Italia in Comune ha bisogno dei territori e delle persone che quotidianamente li vivono. Intervenuta anche Rosa Capuozzo, referente regionale della Campania, ed Alessio Pascucci, coordinatore Nazionale di Italia in Comune. Rosa Capuozzo nelle sue dichiarazioni afferma l’importanza che hanno i territori e gli amministratori che ogni giorno vivono e cercano di gestire, talvolta senza alcun mezzo, i problemi dei cittadini.
La Capuozzo rimarca ancora: “È importante avere al governo persone che abbiano amministrato i territori, perché solo così i territori saranno rappresentati e soprattutto si saprà come gestire le difficoltà a livello nazionale per poterne migliorare la vivibilità“.
Il coordinatore di Italia in Comune, Alessio Pascucci afferma: “Italia in Comune nasce con l’esigenza di non far sentire più soli i sindaci così come mi sono sentito io all’inizio del mandato. Col tempo mi sono accorto che non ero l’unico sindaco a sentirsi così. Pertanto puntiamo alla formazione di una classe dirigente che nasca dai territori, che li abbia governati e che conosca veramente le problematiche. Il nostro progetto punta al futuro. Non abbiamo fretta di correre per vincere ed accaparrarci una poltrona. Diremo e proporremo anche idee impopolari, ma sicuramente dettate per il bene comune.“