A ZONzo fa tappa nella “Regina delle Baleari” in una delle isole principali della Spagna, amata per le spiagge e per il tanto divertimento: Palma di Maiorca
Palma di Maiorca è l’ottava tappa di A ZONzo, rubrica settimana di ZerOttoNove che dopo la sua ultima meta a Sant’Agata de’ Goti, decide di prendersi qualche giorno di relax nell’acqua cristallina delle Isole Baleari. È questo infatti, uno dei periodi migliori per visitare questa splendida isola.
La straordinaria Palma gode di un clima mite e piacevole quasi tutto l’anno, non a caso è ritenuta una delle isole più affascinanti della zona, gran parte del merito proprio per il suo clima.
Una volta atterrati in aeroporto, ci dirigiamo verso l’esterno dove veniamo accolti da un sole caldo che invoglierebbe persino i più pigri a perdersi nella scoperta dell’ isola. Come ogni aeroporto che si rispetti, è senz’altro utile servirsi dei tanti mezzi di trasporto per raggiungere il centro storico: noi, decidiamo di prendere la Linea 1 che ferma proprio davanti gli arrivi.
Arrivati in centro, una delle cose che salta subito all’occhio è lo splendido lungomare che costeggia tutta la costa e la maestosa Cattedrale detta di Santa Maria di Palma, posta sulla sinistra.
Questa celebre cattedrale, di stile gotico, è ritenuta uno dei monumenti più importanti della città. Fu fatta costruire da Giacomo I d’Aragona per rendere omaggio alla sua vittoriosa conquista di questa cittadina spagnola, nel luogo dove precedentemente sorgeva la più grande moschea araba di Palma.
La chiesa venne aperta al culto a partire dal 1600 e solo nel XIX secolo fu chiusa a causa di lavori al suo interno, dovuti a un terremoto. Secondo varie fonti, pare che in quell’occasione fu rinnovata la facciata, mantenendo però sempre le linee guida gotiche originarie. Al suo interno si fa notare per la sua particolarità: il Baldacchino posto sull’altare, di forma ottagonale, realizzato dal celebre artista Antoni Gaudì. Ed è chiaro che la meravigliosa vetrata colorata del suo interno, sia stata ideata proprio dall’illustre artista per permettere degli scenografici giochi di luce e colori.
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Poco dopo la Cattedrale, affianco, notiamo un grande edificio chiamato il Palazzo dell’Almudaina. È la residenza estiva del re quando è in visita in città. L’edificio di stile gotico ha notevoli influssi arabi visibili anche nel suo interno dove sono conservati arazzi fiamminghi.
Proseguendo la nostra passeggiata, decidiamo di soffermarci nel Castello del Belvedere, situato su una sommità all’esterno della città. Scopriamo che questo castello, viene apprezzato soprattutto perché considerato un’esempio raro di castello in stile gotico catalano a pianta tondeggiante.
Come gran parte dei castelli che si rispettino, per scopi prettamente difensivi, notiamo che è circondato da un fossato ed è collegato mediante un ponte, realizzato per permettere l’ingresso al suo interno. Il progetto originario per il quale il castello venne costruito fu per ospitare i re nei periodi estivi, ma nel corso dei secoli fu adibito anche a prigione. Non appena entrati, ci viene incontro una guida per darci sommariamente qualche informazione sulla struttura: il castello si sviluppa su due piani, di cui il primo era quello riservato ai sovrani, mentre al piano terra vi era la servitù di corte. Attualmente, il castello è sede del Museo Militare, dove sono esposti numerosi reperti bellici militari che van dal medioevo al secolo scorso.
Tra le vie del centro storico, il nostro sguardo cade su di un grande rosone: appartiene alla facciata della Basilica di San Francesco, d’impianto barocco e costruita intorno al XIII secolo.
Continuando la nostra passeggiata, ci troviamo dinanzi ai Bagni Arabi. Ci avviciniamo all’entrata, paghiamo un ticket simbolico e siamo subito dentro. All’interno si ha la sensazione di far un viaggio nel tempo, quando la città era dominata dal popolo arabo. Leggendo varie guide, apprendiamo infatti che Palma di Maiorca è stata governata realmente dal popolo Arabo per tre lunghi secoli, ma, nonostante ciò, sono pochi i resti archeologici appartenuti a quell’epoca visibili in città. Dell’intera struttura è visitabile soltanto la sala centrale che è caratterizzata da una forma quadrata coperta da una cupola, la cui volta è sostenuta da colonne conservate purtroppo in pessimo stato. All’epoca, l’utilizzo di tale spazio era prevalentemente riservato per i bagni a vapore.
Rimaniamo estasiati dalla bellezza dell’ambiente circostante: vi è uno splendido giardino circondato di rose rosse e antichi manufatti. Vi è un’aria idilliaca, ne approfittiamo per far una piccola sosta insieme a qualche scatto fotografico per poi riprendere il nostro percorso.
Palma di Maiorca è soprattutto nota per la fama delle sue spiagge: sabbia finissima e chiara e mare cristallino e quasi sempre calmissimo. Una delle spiagge più amate dai turisti di tutto il mondo di Palma di Maiorca è S’Arenal, per molti anni premiata anche bandiera blu. Decidiamo di costeggiare il lungomare e attendere così il tramonto: è un vero e proprio spettacolo della natura.
Lungo la costa ci sono tantissimi hotel, b&b e residence dove alloggiare anche a pochissimo prezzo. Palma riesce a coinvolgere tutte le fasce di età, grazie anche ai tantissimi locali e discoteche presenti in zona. Ogni sera, se si ha voglia di divertirsi e l’umore è giusto, vi è sempre qualcosa da fare in riva al mare: c’è chi organizza feste e chi trasforma la spiaggia in una discoteca all’aperto.
Palma di Maiorca è celebre anche per la lavorazione artigianale delle perle, divenute celebri per l’inconsueta somiglianza alle perle naturali. Si ha la possibilità di trovarne di tutti i tipi, di tutte le forme e per tutti i portafogli. Le perle di Maiorca vengono quindi create senza l’ausilio di molluschi, ma realizzate completamente artificialmente attraverso processi industriali. Ed è proprio grazie questa vastissima quantità di produzione che ha fatto delle Isole Baleari un punto di riferimento per tutti gli amanti delle perle. Guardandole attentamente constatiamo che solo un occhio attento e del mestiere è in grado di percepire differenze, la somiglianza a quelle naturali è davvero sorprendente. Non a caso quindi, il souvenir d’eccellenza della zona è proprio un bijou di perle.
Il nostro splendido viaggio termina qui: Palma di Maiorca ci ha davvero emozionati, nella speranza di ritornarci al più presto, vi diamo appuntamento alla prossima settimana per una nuova meta.
A presto!