Pagelle ignoranti di Salernitana – Virtus Entella, a cura della pagina Facebook “Ignoranza e Salernitana”
[ads1] La redazione di Zerottonove.it ha avviato una collaborazione con la pagina Facebook “Ignoranza e Salernitana” che curerà per noi le pagelle ignoranti dei calciatori della Salernitana. Ecco di seguito le pagelle ignoranti di Salernitana – Virtus Entella:
TERRACCIANO
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Pur di non far giocare Strakosha scende in campo con 44e7 di febbre in preda a visioni mistiche. Nonostante più volte abbia rischiato il coma irreversibile salva il risultato in più occasioni. Nel secondo tempo svanisce l’effetto del chilo e mezzo di OKI che Menichini gli ha fatto sniffare e perde l’uso delle mani facendosi scappare qualsiasi pallone gli arrivi.
FEBBRICITANTE
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COLOMBO
[dropcap]6,5[/dropcap]
Quando lo speaker annuncia il suo nome in curva si inizia a sudare freddo nonostante i -18 gradi. Zittisce i presenti con una prestazione da controllo antidoping obbligatorio: corre, difende, attacca, segna e delinque sull’avversario fino a farlo espellere. Al ’94 è l’ultimo a crederci e fa l’assist della disperazione per Coda.
A FACC RU…COLOMB
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BERNARDINI & BAGADUR
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Per entrambi partita minimo da 7 fino al ’93, dove, quando prendi gol su palla inattiva i primi prendere a testate sono i centrali di difesa, solo che se ti permetti di farlo con loro ti risvegli in una vasca piena di ghiaccio con 7 o 8 organi in meno. Qualche responsabilità anche sul primo gol quando il pallone andava buttato nel parcheggio del cinema, invece di farlo rimpallare ovunque. Per il resto, però, fanno una grande partita e alcune chiusure sono talmente belle che ti fanno dimenticare che sono due delinquenti.
COMPRO E VENDO ORGANI
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FRANCO
[dropcap]5,5[/dropcap]
In fase difensiva dovrebbe essere aiutato da Zito ma è lasciato solo peggio di Moro nell’orto degli ulivi il giovedì Santo. Riesce comunque ad arrivare parecchie volte sul fondo ma riesce nell’ impresa di schiaffare ogni singolo cross nelle mani del portiere.
C VONN I QUALITA’
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GATTO
[dropcap]6[/dropcap]
Riesce a saltare sempre l’uomo, ma riesce sempre anche a fare il tocchetto in più per arravogliarsi da solo. In più di un occasione potrebbe passare il pallone a compagni liberissimi, ma la religione a cui appartiene, fatta di droghe mescaline e amore libero, non prevede il passaggio. Dopo 70 minuti si fanno sentire le 40 MULTIFILTER che si è fumato un quarto d’ora prima di entrare in campo ed esce in piena crisi polmonare.
ENFISEMA
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Dal 25′ st OIKONOMIDIS
[dropcap]5,5[/dropcap]
Menichini lo mette praticamente in difesa e gli chiede una partita di sacrificio, scompare più velocemente di una Poretti a tre luppoli in mano a Pastrin.
CHI L’HA VISTO?
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MORO
[dropcap]6[/dropcap]
Menichini gli chiede solo di marcare, impostare l’azione, rubare palloni, allargare il gioco sulle fasce e nei momenti morti di finirgli di fare il trasloco. Nel primo tempo cerca di fare tutte le cose contemporaneamente infatti quando tocca il pallone l’Arechi si trasforma in un ritrovo di camionisti turchi dediti alla bestemmia. Nel secondo tempo inizia a fottersene del mister, gioca come sa e le cose sembrano andare meglio. A fine partita inizia a distribuire gli inviti per l’ultima cena.
CANTA E PORTA LA CROCE
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PESTRIN
[dropcap]5[/dropcap]
Ricompare prepotentemente sulla scena dopo la famosa partita di Terni. Menichini clamorosamente lo mette a centrocampo ma gli chiede di giocare alla Odjer, cosa che avrebbe fatto tranquillamente 15 anni e 87 coma etilici fa. Cerca di fare quello che può ma per età potrebbe essere il padre di metà degli avversari e da quello che ricorda delle sue serate probabilmente lo è. Prende male il fatto che nell’Entella c’è un espulso e da noi no e vuole rimediare cercando di troncare la carriera ad un avversario.
PESTRINPS
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ZITO
[dropcap]5,5[/dropcap]
Per tutta la partita ha l’andatura blanda e lo stomaco gonfio di chi dopo che si è sceso ettolitri di alcool non sa se deve ruttare o palummiare. Dovrebbe dare una mano a Franco, ma è talmente rapido che mentre non torna in difesa già deve tornare ad attaccare. Regala qualche accelerazione ma sembra saltare l’uomo solo perché gli avversari si tolgono davanti per la fiatella al sapore di amaro montenegro. Alle 22 chiede il cambio perché dopo le 23 il Carrefour a Pastena non ti vende più gli alcolici.
L’ANTICO VASO ANDAVA PORTATO IN SALVO
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Dal 34′ st CECCARELLI
[dropcap]5[/dropcap]
Chiede al mister di entrare per dare una mano, con la sua esperienza, alla squadra per mantenere il vantaggio e il mister l’accontenta. In undici minuti riesce a fare un fallo inutile quanto Mezzaroma nell’organigramma societario della Salernitana, a prendere l’ammonizione da diffidato e a perdersi l’avversario sul gol del pareggio.
CECCARE’ A PROSSIMA VOT FATT I CAZZ TUOJ
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BUS
[dropcap]6,5[/dropcap]
Ancora scosso perché in mattinata rimane bloccato nella voragine in mezzo Salerno ma dopo un consulto tra vari medici e meccanici viene deciso di mandarlo comunque in campo. Dopo un tiro ad inizio partita si perdono le sue tracce, lo si rivede ad inizio secondo tempo, quando si ricorda che nel DNA ha la cazzimma e tra una coltellata e qualche pesante insulto sulle mamme avversarie salta 7 o 8 avversari e tira una cannetta nell’angolino. Sul finire della partita l’arbitro lo invita a farsi medicare a bordocampo ma non si è capito se perdeva sangue o olio. Tra parecchi anni ci ricorderemo di lui per l’ignorantissimo coro a lui dedicato.
BUS BUS BUS BUS BUS BUS BUS
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Dal 45′ st BOVO
Praticamente non tocca palla, degno di nota solo il bestemmione lanciato sul gol dell’Entella.
ERETICO
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CODA
[dropcap]5,5[/dropcap]
Gioca praticamente da seconda punta, si fa letteralmente il mazzo per tutta la partita e prende più calci e cazzotti del povero Cristo che prende il pallone al volo quando va a finire nei distinti. Mezzo voto in meno perché per tutto il campionato non ha mai preso bene il pallone come ha fatto al ’94, bastava prenderla sporca come al solito e l’avremmo portato al posto di San Matteo.
AD UN PASSO DALLA GLORIA
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ALL. MENICHINI
[dropcap]6[/dropcap]
Viene da notti insonni a preparare la partita, sa che la sua squadra si gioca tutto e considerato la gente che ha a disposizione, non sbaglia molto. Svantaggio a parte sembra andare tutto liscio, al momento del vantaggio si gira verso la tribuna e dedica l’eventuale vittoria ad un gruppo di attempate ma disponibilissime signore presenti in tribuna. Conta i secondi che mancano alla fine della partita con la magnum di spumante in una mano e i calici di vetro nell’altra, pronto a fare il trenino in modalità Capodanno 1982, ma alla fine ci pensa Ceccarelli.
MAI NA GIOIA
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