La Paganese annienta un Taranto indebolito da infortuni e contestazioni. A segno Firenze, Cicerelli, Reginaldo e Parlati
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La Paganese sta bene, ha un buon gioco ed è in una forma smagliante. Nelle ultime 10 partite ha fatto meno punti solo del Foggia (che gioca un campionato a parte, si sa). Questa volta è il Taranto a tastare tutta la forza e la convinzione di una squadra che è diventata gruppo. 4 gol fuori casa in un Iacovone spopolato a causa del difficilissimo momento che stanno vivendo gli Ionici.
Gli azzurrostellati consolidano l’ottavo posto mentre i pugliesi restano il fanalino di coda del Girone C di Lega Pro. Troppo superiore la Paganese che è anche fortunata negli episodi che hanno deciso la partita. Sotto accusa l’arbitro Andreini di Forlì per alcune scelte dubbie (specie una palla toccata con la mano da De Santis al 59°). Ma, in tutta onestà, la differenza in campo si è fatta notare troppo per potersi appellare a questi episodi.
Il mister Grassadonia opta per un turnover che non snatura la squadra nel suo gioco e nel modulo. Inserisce Zerbo, Longo, Tagliavacche e fa riposare Picone, Pestrin e Reginaldo. Firenze punta centrale è supportato dal capitano di giornata Cicerelli.
Le azioni salienti
Due gol per tempo. Il primo arriva al 9° con una stupenda conclusione da fuori area di Firenze. Il talento azzurrostellato, lasciato colpevolmente solo dalla difesa ionica, infila a giro Contini. Una Paganese che, dunque, inizia molto aggressiva imponendo con cattiveria il suo gioco.
Il Taranto sembra in balia degli avversari e solo la traversa nega a Cicerelli il raddoppio al 26°. Raddoppio che però giunge per mano dello stesso numero 11 al minuto 45 su calcio di rigore. A procurarselo è Zerbo che viene atterrato in area da Di Nicola (espulso nella circostanza). Il raddoppio arriva forse nel miglior momento dei pugliesi che stavano iniziando a macinare gioco approfittando anche della prova opaca a centrocampo di Tascone.
Nella ripresa, con un uomo in meno, il Taranto ci crede sempre meno. Il solo Potenza è l’unico a creare grattacapi sulla fascia sinistra. Ma i campani giocano sul velluto e, sebbene rischino in alcune occasioni, danno l’impressione di poter chiudere la gara in qualsiasi momento.
Firenze sfiora l’eurogol di tacco al 57° su un assist al bacio di Zerbo ma la palla si infrange di nuovo sul palo. Il terzo gol, quello del KO, arriva con il subentrato Reginaldo che fa a sportellate in area ed insacca di potenza. 11° gol per il brasiliano e gara chiusa. Nel finale c’è gloria anche per Parlati che, servito da un inesauribile Cicerelli, taglia a fetta la difesa e insacca Contini di precisione.[ads2]