Ieri è arrivata la doccia fredda per i tifosi della Paganese. Il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto un punto di penalità alla squadra per il coinvolgimento nell’indagine “Dirty Soccer 3”
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La Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato con un punto di penalizzazione la Paganese. L’ex DS Cosimo D’Eboli è stato inibito per 3 anni e 6 mesi con un’ammenda di 60 mila euro. Il club azzurrostellato è stato accusato di responsabilità oggettiva in merito ai fatti di Martina Franca-Paganese.
Tra le 9 partite prese in esame, infatti, ci sarebbe anche quella del 20/12/2014 conclusa 2-0 per il Martina. Nel comunicato
, infatti, si legge che:
“Di Nicola Ercole (all’epoca tesserato per L’Aquila Calcio 1927) ha tentato di combinare questa partita attraverso i buoni uffici di D’Eboli Cosimo (Direttore Generale della Paganese 1926) e Favia Adriano (soggetto che ha svolto attività nell’interesse del Martina 1947), colloquiando con i medesimi e chiedendo loro di alterare il risultato della gara attraverso una fitta serie di telefonate che avevano lo scopo, se pure velato attraverso l’adozione di un linguaggio convenzionale e criptico, di agevolare un approccio diretto tra dirigenti e giocatori di entrambi i sodalizi. Le intercettazioni rese dalla Procura Federale documentano appieno ogni circostanza fattuale, per cui la colpevolezza dei soggetti è inequivocabile in relazione alla organizzazione della combine che tuttavia, all’atto pratico, non sortì esito”.
E ancora:
“Il vincolo societario tra D’Eboli Cosimo e la Paganese Calcio non è mai stato posto in discussione, per cui anche quest’ultima va sanzionata in ottemperanza alle medesime norme richiamate”.
La Paganese ha comunicato l’intenzione di procede con un ricorso per una decisione apparsa ingiusta. Un nuovo grattacapo, dopo il rinvio della trasferta di Taranto, che compromette non poco la corsa ai play-off.
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