Paestum, consigliera comunale di Capaccio condannata in primo grado per usura. Battaglini sul caso “non abbassare la guardia”
Paestum, “la notizia di queste ore, che vede la consigliera comunale di Capaccio Montechiaro condannata in primo grado per usura, con il rinvio a giudizio degli altri due imputati “Moriano e Gregorio”, ci conferma ancora una volta che non bisogna abbassare la guardia rispetto a reati contro il patrimonio che in provincia di Salerno contano numerose vittime” scrive Battaglini in una nota stampa.
“A Capaccio Paestum, in sinergia con la linea assunta dal governo Palumbo, è presente uno dei nostri avamposti di legalità: lo Sportello antiracket e antiusura. È una presenza di prossimità rispetto al disagio ed al timore della denuncia ed è altresì un punto di riferimento per le vittime che possono denunciare anche in modalità anonima. Molte vittime restano silenti, per paura, sfiducia, disinformazione anche sui benefici che la legge riserva a chi ha il coraggio di denunciare. Ma ci sono persone, imprenditori, uomini e donne che si rivolgono ad Sos Impresa Salerno per essere affiancati nel momento della denuncia e per non sentirsi soli nelle successive fasi del procedimento penale e dell’accesso al Fondo di Solidarietà. La nostra associazione da molti anni ormai sostiene le persone offese dal reato di usura ed estorsione dentro e fuori le aule di Giustizia. Però la risposta più ferma ed efficace deve venire dallo Stato, dalle istituzioni chiamate a rispondere alle istanze delle vittime e dalla magistratura, che deve garantire certezza del diritto e della pena quando vi sono responsabilità penali. Denunciare conviene, sempre. Ci riserviamo, anche di concerto con la posizione del Comune di Capaccio Paestum, di costituirci, come Associazione, parte civile nel processo a carico degli imputati”.
Il numero verde nazionale per contattare l’associazione è 800900767 Tommaso Battaglini Presidente Sos Impresa Salerno