Prende il via il progetto Paes nella Valle per la redazione del Piano d’Azione Energetico; il ruolo delle aggregazioni dei comuni per lo sviluppo sostenibile dei territori.
“Innovazione nei settori dell’energia, delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica”: presentato il progetto Paes nella Valle, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibilie (PAES), promosso dall’aggregazione dei comuni di Bracigliano, Calvanico, Castel San Giorgio, Nocera Superiore e Siano.
La redazione del PAES, finanziata dalla Regione Campania per un importo di 232.241,25 euro, ha un rilievo plurivalente, investendo non soltanto la tutela ambientale, ma anche la responsabilità sociale d’istituzioni, singoli cittadini e corporate aziendali.
È soprattutto l’importanza di “fare rete” tra le amministrazioni locali che è emersa nel corso del convegno sull’efficienza del territorio promosso dall’aggregazione dei comuni, a cui hanno preso parte gli esponenti nazionali del Ministero Ambiente e tutela del territorio e del mare e del Kyoto Club, ma anche l’unione dei comuni e dei costruttori edili che si sono confrontati con le istituzioni locali ed esperti del settore dell’energy managment.
“L’esperienza dell’aggregazione dei comuni della valle è un ottimo laboratorio, potrebbe fare scuola per la realizzazione di PAES sovracomunali nell’ottimizzazione dei servizi – sottolinea Antonio Lumicisi, dirigente del Ministero Ambiente e tutela del territorio e del mare – I PAES sono parte integrante della politica dell’Unione Europea. Manca il tassello della formalizzazione dei programmi nazionali. In Italia più di 2.500 comuni hanno aderito all’iniziativa e più di 1.700 hanno già redatto il piano d’azione. Nei prossimi due anni l’unione europea provvederà al monitoraggio delle politiche territoriali. Le fonti rinnovabili sono strategiche dopo l’efficientamento energetico e la riduzione dei consumi – insiste Lumicisi – L’Italia potrebbe vivere di sole, fonti rinnovabili e cibo, traducendoli in biglietti da visita per attrarre turisti dal nord Europa che, nella scelta dei luoghi, verificano anche la certificazione energetica-ambientale”.
È proprio alla certificazione Iso 50001 per i Sistemi di Gestione Energia che punta la Provincia di Salerno con il piano energetico predisposto dall’ente. Un piano d’indirizzo non vincolante e differente dal PAES, con un approccio “energi-centrico” rivolto a migliorare la performance energetica.
“È importante partire dall’analisi dello stato di fatto per decidere poi gli interventi di razionalizzazione – spiega l’ Ingegnere Luigi Di Maio, Energy Manager della Provincia di Salerno – Le azioni devono essere finalizzate alla riduzione dei consumi ed evitare il sottoutilizzo degli impianti, intervenendo su illuminazione pubblica, edilizia sostenibile, impianti di riscaldamento e climatizzazione, adeguamenti di potenza e trasporti. I finanziamenti Ue vengono assegnati a chi ha idee e progetti. La pianificazione energetica è a monte ”.
Dalla Provincia arriva anche l’input a redigere, insieme al PUC (Piano Urbanistico Comunale), anche un piano energetico comunale, sebbene non sia un obbligo per gli enti al di sotto dei 50 mila abitanti. Idea accolta con favore dai sindaci dei 5 comuni dell’aggregazioni, che hanno aderito al programma europeo del Patto dei Sindaci.
“L’integrazione dello sviluppo urbanistico e dell’aspetto ambientale è fondamentale per il futuro dei nostri territori – chiarisce Antonio Rescigno, sindaco di Bracigliano, comune capofila dell’aggregazione – Intervenire non in maniera indiscriminata, ma attraverso un’attenta pianificazione. Abbiamo chiesto e ottenuto il finanziamento del PAES. I frutti raccolti oggi hanno dimostrato l’impegno amministrativo e il credere fortemente nel Patto dei Sindaci. Continueremo su questa strada per migliorare il nostro futuro”.
“L’aggregazione è emblematica di una condivisione di obiettivi – evidenzia Antonio De Crescenzo, energy manager e coordinatore del progetto Paes nella Valle – Finora abbiamo portato avanti l’aspetto tecnico con gli esperti del settori. Questo è solo il punto di partenza. Da questo momento incentiveremo incontri pubblici per coinvolgere i cittadini e raccogliere le loro proposte, anche attraverso form online, per la redazione del piano d’azione”.
Sull’importanza del contributo dei cittadini insiste anche Piero Pelizzaro, rappresentante di Kyoto Club, organizzazione nazionale no profit impegnata nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra assunti con il Protocollo di Kyoto:
“Le tecnologia innovative sono inutili senza cittadini e imprese consapevoli. È fondamentale un lavoro di sensibilizzazione e di educazione che parta dalle scuole. Risorse come energia e acqua richedono una pianificazione di area vasta, che superi l’ambito comunale. L’aggregazione è positiva perché supera il campanile, che limita lo sviluppo sostenibile del territorio. La politica, attraverso un’amministrazione virtuosa, deve tornare a dare una visione del futuro”.