Grande successo al Terzo Tempo Village per l’edizione 2016 di Overtime – la vita oltre il calcio. Premiati Legrottaglie, Stringara, Bertolini ed altri. Istituito il premio alla memoria di Cosco
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Serata piena di emozioni, significati e buoni propositi. Quelli che servono al calcio di oggi per riscattare un’immagine influenzata da troppi fattori negativi. Dall’edizione 2016 di “Overtime – la vita oltre il calcio” emerge un messaggio di speranza per il futuro, fondato sulle azioni di allenatori, giocatori e dirigenti che hanno avuto il coraggio di prendere decisioni difficili, forse impopolari ma sicuramente da esempio. Come quella di Nicola Legrottaglie, ex calciatore della Juventus, che quest’anno si è dimesso da allenatore dell’Akragas consentendo alla società siciliana di superare un momento di stallo e di salvarsi. Un gesto non usuale ma da elogiare tant’è vero che Legrottaglie è stato invitato per l’ultima partita di campionato per la festa salvezza dell’Akragas. “Overtime è un evento che incoraggia tante persone che pensano che nel calcio non ci sia spazio per gesti del genere, che non ci sia possibilità di fare qualcosa di positivo – ha detto Nicola Legrottaglie. È bellissimo quello che fa Overtime e sono convinto che servirà da esempio per le giovani generazioni che hanno bisogno di fatti e non di parole”.
Legrottaglie ha ricevuto il premio Overtime 2016 dedicato al coraggio. Insieme a lui Paolo Stringara, collaboratore del CT degli Stati Uniti Jurgen Klinsmann ed allenatore della squadra “Liberi Dentro” composta da detenuti della Casa Circondariale di Livorno. “Io lo dico sempre, è la squadra più importante della mia vita – afferma Paolo Stringara che da calciatore è stato anche nell’Inter di Trapattoni terza in serie A con Matthaus, Klinsmann e Brehme. Già entrare in un carcere è una sensazione particolare perché ti si chiudono dietro diversi cancelli, poi ti trovi davanti 34 detenuti che subito dopo sono dei calciatori”.
Premiata anche Milena Bertolini, allenatrice del Brescia Calcio in serie A femminile, reduce dai quarti di finale di Champion’s League. “Ritengo questa iniziative di Overtime sia bellissima – sostiene Milena Bertolini, autrice del libro “Giocare con le tette”. Il calcio è lo sport più bello del mondo ma quello che gli gira intorno purtroppo a volte non lo fa essere così bello. Credo che giocare a calcio per una ragazza significa avere coraggio, soprattutto in Italia dove i pregiudizi sono molto forti e credo che il calcio femminile rappresenti il punto più basso dello stereotipo sessista che c’è in Italia”.
Per il suo coraggio di utilizzare molti giovani, in numero ben superiore rispetto alla regola sugli under, è stato premiato Gianluca Esposito, allenatore della Sarnese Calcio, che ritiene sia fondamentale dare spazio ai ragazzi. “I giovani hanno bisogno di gente che creda in loro e penso che questo sia un discorso da fare oltre il calcio, parlando proprio di Overtime – dice Gianluca Esposito. Troppi giovani sono costretti a smettere di seguire i loro sogni o devono abbandonare le loro terre per provare a seguire le loro strade. C’è bisogno di più gente che dia un’opportunità ai giovani”.
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