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Overline jam 2012: due giorni di ordinaria magia

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Overline jam 2012: due giorni di ordinaria magia

Graffiti e musica. Skate e breakdance. Performance live e fotografia. Tutto nella magica scatola di OVERLINE JAM 2012. Grandissima l’affluenza di pubblico, i consensi, la partecipazione. OVERLINE si conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, un appuntamento immancabile per quanti amano questo mondo e non solo. Il successo è una conseguenza dei sacrifici di quanti hanno capito cosa è OVERLINE.

Non uno specchietto per le allodole o un mezzo per propagandare, né  una forma di ostentazione. Canale di partecipazione, contenitore d’arte, generatore di fantasia, espressione di libertà, unione d’intenti, differenza di vedute. Una sola frontiera da superare, una sola linea da oltrepassare; immaginaria e personale, per ogni donna e ogni uomo che ha partecipato col cuore. Ma unica e sola, condivisa da tutti. Una linea che unisce, che crea, che trasforma, che esprime.

Il merito è dei writers di casa nostra, non solo artisti ma vera mente della manifestazione; della partecipazione e dell’organizzazione del Forum dei Giovani di Baronissi; dei dischi e delle mani di un fantastico DJ; di chi è riuscito ad inventare un concorso fotografico bellissimo e molto apprezzato e delle ragazze e dei ragazzi che hanno contribuito alla sua riuscita; degli artisti, writers, fotografi e skaters che hanno partecipato con passione ad OVERLINE; di tutti gli amici che hanno collaborato divertendosi.

Rimarranno sulle mura della città le opere d’arte dei writers a ricordo di questa manifestazione che cresce sempre di più, entrata nel cuore di tanti, cresciuta tra mille difficoltà. Ma che ha meritato e merita ogni successo, frutto dell’aggregazione e della passione di una squadra, di un gruppo unito che ha condiviso i valori e lo spirito di OVERLINE.

OVERLINE è il mezzo ed il fine. OVERLINE è per tutti. E fa parte di Baronissi. Dei suoi cittadini, giovani e anziani che ne apprezzano il contenuto.

OVERLINE è un’istituzione. Non ha un colore, li ha tutti. Non ha simboli, li inventa e li dipinge.