All’ospedale di Eboli riaprono i reparti di Chirurgia e Urologia ma manca il personale
Sono stati ripristinati i reparti di chirurgia e urologia dell’ospedale di Eboli, temporaneamente accorpate nel periodo estivo – come riporta Salerno notizie – per consentire le ferie al personale data la grave carenza ormai cronica.
“E’ di qualche giorno fa la disposizione di ripristino dei reparti di chirurgia e urologia, temporaneamente accorpate nel periodo estivo per consentire le ferie al personale data la grave carenza ormai cronica – dichiarano i delegati RSU CISL FP del Presidio di Eboli Emiddio Sparano e Antonio Ristallo che continuano – , se da un lato siamo contenti della nuova riapertura in quanto si offrirà nuovamente questa tipologia di assistenza all’enorme bacino di utenza affluente, dall’altro siamo preoccupati dato che il fabbisogno organico è ormai atavicamente carente .
Difatti, la grave carenza di personale medico e sanitario che ormai da tempo stiamo denunciando e non solo per il Presidio di Eboli ma bensì per tutto il DEA Eboli /Battipaglia/ Roccadaspide e moltiplicando per tutte le unità operative , ci costringe a chiedere che si corra immediatamente ai ripari con un adeguamento degli organici al concreto e reale fabbisogno – dichiarano il Segretario Provinciale Alfonso Della Porta e il Coordinatore Area Centro Sud Lorenzo Conte – .
E’ impensabile immaginare la riapertura della Chirurgia solo per gli interventi d’elezione, bisognerebbe avere una visione prospettica nel complessivo, fare assunzioni di personale dai medici al personale del comparto per offrire alla popolazione Livelli Essenziali d’Assistenza adeguati che si rappresenta essere un obbligo di continuità assistenziale – incalzano il Segretario Provinciale Della Porta e il Coordinatore Area Centro Sud Conte che continuano –, la carenza di personale non riguarda unicamente il Presidio di Eboli o il Dea Eboli/Battipaglia/Roccadaspide ma tutta l’Asl e allora, urge fare assunzioni e stabilizzare il personale precario anche alla luce del fatto che ad oggi vi è un disavanzo dovuto allo straordinario generato dall’Azienda di 9 milioni di euro e tutto questo dovuto alla mancata assunzione di personale.
Noi il 9 settembre saremo in piazza accanto ai lavoratori per scioperare a tutela e salvaguardia dei loro diritti e assicuriamo che la vertenza andrà avanti fino a quando non ci saranno risposte concrete su tutte le materie”.