Quello che può dare dal punto di vista umano come esperienza di vita un periodo trascorso all’estero è fuori discussione; ma non solo, la Commissione Europea sta puntando tanto su quello che è sicuramente uno dei progetti più geniali degli ultimi 100 anni: l’Erasmus!
[ads2]La motivazione è facilmente intuibile: un periodo di mobilità all’estero è considerato parte dell’educazione informale che, secondo alcuni studi, incide sull’assunzione da parte di privati per l’80%, a dispetto di un 20% di educazione formale (titolo di studio). Dunque svolgere un periodo di scambio attraverso uno dei progetti di Erasmus plus è considerato qualificante anche dal punto di vista professionale e ha un peso non indifferente sul curriculum.
Oltre a un rifinanziamento programmato fino al 2020 per permettere a sempre più studenti di svolgere un periodo di studi all’estero, i programmi di mobilità sono davvero tantissimi, ma per lo più restano sconosciuti.
Molto interessante è, ad esempio, l’Erasmus per giovani imprenditori, un programma europeo di scambio, appunto, per imprenditori che viene finanziato dalla Commissione Europea e che offre a nuovi imprenditori, o aspiranti tali, l’opportunità d’imparare i segreti del mestiere da titolari di piccole o medie imprese in un altro paese.
Un’occasione d’oro per chi vuole avviare un’attività o chi lo ha da poco fatto e voglia assorbire best practices per poi reinvestirle nella propria attività, senza dimenticare che tali esperienze permettono di migliorare la lingua straniera, ormai fondamentale in molte attività professionali.
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Antonio Belsito