Ai soggetti incriminati, nell’ambito dell’Operazione Sara 2012, vengono contestate le ipotesi di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando illecito di tabacchi lavorati esteri e spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno/Gruppo Investigativo sulla Criminalità Organizzata hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica, nell’ambito di un’attività delegata di polizia giudiziaria nei confronti di:
Massimo Di Domenico, Gennaro Brigantino, Angelo Alfieri, Gianfranco Avallone, Lorenzo Di Domenico, Luciano Alfinito, Antonio Novella, Francesco De Felice, Angelo Arcella, Aniello Pucci, Umberto Alfieri, Giuseppe Tranchino, Pio Boccia, Luigi De Chiara.
Ai quattordici soggetti attinti da ordinanza, si aggiungono altri dodici indagati, ai quali vengono contestate le medesime ipotesi delittuose.
Le ordinanze eseguite costituiscono l’epilogo di una complessa e articolata attività investigativa condotta, dall’anno 2012, dal G.I.C.O. del Nucleo P.T. di Salerno, mirata a ricostruire un sodalizio criminale orbitante nell’area del porto commerciale di Salerno e dedita, in particolare, al contrabbando di ingenti quantitativi di tabacchi lavorati esteri.
Le indagini, approfondite anche mediante l’utilizzo di intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti, corroborate da opportuni e puntuali riscontri in loco, hanno consentito di accertare che alcuni dipendenti di una società addetta allo scarico delle merci dalle navi in approdo al porto, organizzati fra loro, hanno, con cadenza periodica, effettuato scarichi di tabacchi lavorati esteri, trasportati, occultati, all’interno di navi commerciali straniere “porta containers”.
Dopo una prima fase di occultamento all’interno del porto, il t.l.e., celato all’interno di ulteriori containers, veniva poi trasferito al di fuori degli spazi doganali per poi esser smerciato e venduto, all’ingrosso o al dettaglio, nell’hinterland salernitano.
Per il trasferimento della merce, i componenti dell’associazione si erano abilmente organizzati, sfruttando per l’occultamento e il trasporto all’esterno, finanche personale delle imprese di pulizia operanti all’interno del medesimo scalo marittimo. Pertanto, gli indagati muniti di appositi pass, riuscivano a eludere i controlli occultando il t.l.e. all’interno dei veicoli autorizzati a entrare e uscire dagli spazi doganali.
L’attività repressiva di riscontro posta in essere ha consentito di sottoporre a sequestro ingenti quantitativi di tabacchi lavorati esteri e di monitorare episodi illeciti di acquisto e vendita di t.l.e. per complessivi kg. 500.
Successivamente, l’attività intercettiva ha condotto a ulteriori sviluppi investigativi in materia di spaccio di stupefacenti, posto in essere con il coinvolgimento di una parte dei soggetti già dediti al contrabbando di t.l.e..
In particolare, il monitoraggio telefonico ha consentito di delineare un preciso modus operandi, mediante il quale i soggetti acquirenti richiedevano agli spacciatori precise dosi di stupefacente da reperire. A tal punto, gli appartenenti della consorteria si organizzavano per il reperimento delle sostanze illecite nella zona di abituale rifornimento, ovvero nel quartiere Scampia di Napoli.