I magistrati hanno interrogato il “brasiliano” accusato dell’omicidio del sindaco di Pollica. Nel mirino due uomini del napoletano
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Interrogatorio fiume ieri mattina per Bruno Humberto Damiani.
Gli inquirenti hanno convocato in Procura il “brasiliano” indagato per l’omicidio di Angelo Vassallo e lo hanno ascoltato chiedendogli di ricostruire nei dettagli gli ultimi giorni prima dell’assassino del sindaco di Pollica.
Gli inquirenti hanno in particolare chiesto a Damiani delucidazioni sul suo suo rapporto con due uomini di Secondigliano, ritenuti trafficanti di droga con i quali, i giorni precedenti alla morte di Vassallo avrebbe discusso di alcuni affari.
Nel corso delle cinque ore di interrogatorio, Damiani ha risposto a tutte le domande del procuratore Rosa Volpe, del sostituto procuratore Marco Colamonici e del maggiore Mambor.
A sorpresa durante l’interrogatori è arrivato anche il procuratore aggiunto Erminio Rinaldi che ha voluto anche lui porre alcune domande al “brasiliano”.
Damiani intanto, come confermato dal suo avvocato Michele Sarno, ha ribadito la sua totale estraneità ai fatti e ha negato di conoscere elementi utili alle indagini, tuttavia a oggi il “brasiliano” risulta essere l’unico ufficialmente indagato per la morte del sindaco di Pollica con l’accusa di concorso in omicidio.
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