Nel registro degli indagati anche la figlia della vittima, Daniela, le cui contraddizioni non convincono gli inquirenti
[ads1] Le indagini per l’omicidio di Eugenio Tura De Marco, il carrozziere 58enne assassinato il 19 febbraio nel suo appartamento a Rione Fornelle, vedono nelle ultime ore l’inserimento di un altro nome nel registro degli indagati, si tratta di Daniela, figlia 23enne della vittima nonché fidanzata dell’ assassino, Luca Gentile, già in carcere.
Il pm Elena Guarino non convinta dalle contraddizioni della ragazza, avanza per lei due ipotesi: il favoreggiamento o il concorso in omicidio volontario aggravato. La ragazza, che era stata avvisata da Luca dell’omicidio del padre – motivo per cui l’accusa di favoreggiamento sembrerebbe scontata n.d.r.- rischierebbe l’accusa per concorso in omicidio.
La dinamica descritta da Luca Gentile, sembrerebbe non convincere gli inquirenti. Per quanto il giovane continui a sostenere di essersi recato da solo a casa della vittima e qui di averla uccisa con il coltello a serramanico che portava sempre con sé a causa dell’ennesimo approccio sessuale subito, non sembra convincere.
Si continua a indagare per verificare se effettivamente Luca non si fosse recato a casa della vittima in compagnia di altri individui. In attesa delle prove telefoniche, il cerchio si stringe con nuove persone che dovrebbero essere chiamate dal pm Elena Guarino come persone informate dei fatti. [ads2]