A Oliveto Citra parte il progetto Baobab, un piano di contrasto alla dispersione scolastica che coinvolge genitori e figli. Tra i partner dell’Ente Premio Sele d’Oro, promotore del progetto, ci sono il Comune di Oliveto Citra, gli istituti scolastici del Sele-Tanagro e Scuola Holden di Torino
Saranno presentate domani, giovedì 21 marzo, alle ore 16.30 presso l’aula consiliare “V. Indelli” del Comune di Oliveto Citra, le attività del Progetto Baobab. Promossa dall’Ente Premio Sele d’Oro e approvata dalla Regione Campania nell’ambito del programma Scuola di Comunità – POR CAMPANIA FSE 2014-2020, l’iniziativa mira al contrasto della dispersione scolastica attraverso il potenziamento delle dinamiche di apprendimento sociale e culturale dei giovani e prevede il coinvolgimento degli studenti e delle loro famiglie.
Alla presentazione del progetto prenderanno parte: Antonio Caponigro, consigliere Ente Premio Sele d’Oro; Mino Pignata, sindaco di Oliveto Citra; Lucia Fortini, assessore all’Istruzione, alle Politiche giovanili e alle Politiche sociali della Regione Campania; Gianpiero Cerone, dirigente scolastico IIS Assteas – Buccino; Giuseppina Maddaloni, dirigente scolastico IIS Teresa Confalonieri – Campagna; Lucia Marino, dirigente scolastico IC Jacopo Sannazaro – Oliveto Citra; Gerardo Vespucci, dirigente scolastico IC De Sanctis – Caposele. Infatti, se capofila del progetto è l’Ente Premio Sele d’Oro, diverse sono le partnership di cui si avvale, a iniziare dal Comune di Oliveto Citra. Oltre a scuole e Comune di Oliveto Citra, che ne sono partner istituzionali, il Progetto Baobab si avvale anche dell’apporto di Scuola Holden di Torino (la prestigiosa scuola italiana di storytelling fondata da Alessandro Baricco), che torna a Oliveto Citra dopo aver collaborato con l’amministrazione alla realizzazione del percorso narrante in Realtà Aumentata Il Borgo dei Racconti. Nello specifico, a Scuola Holden sono affidati l’aggiornamento e la formazione degli animatori dei laboratori educativi.
Diverse le azioni previste dal Progetto Baobab. Nei Laboratori narranti “Legalità e territorio”, partendo dalla riscoperta di vicende, per lo più dimenticate, d’impegno e di legalità che fanno parte della storia recente del Sele-Tanagro, i partecipanti utilizzeranno lo strumento delle narrazioni per farle proprie e trasmetterne la memoria. Al centro dei Laboratori di “Cittadinanza attiva” ci sarà invece lo strumento del giornalismo partecipativo, utilizzato dai giovani come chiave di rilettura del territorio in senso positivo. Previsto anche un percorso condiviso alunni/genitori: l’idea è di coinvolgerli in un laboratorio pratico guidato, nell’ambito del quale dovranno essere realizzate le Olivelle, bambole di stoffa che indosseranno abiti ispirati agli antichi monili ‘sannitizzanti’ conservati nel Museo Archeologico di Oliveto Citra, che saranno poi la base per una raccolta fondi a sostegno di un progetto di solidarietà internazionale.
Il programma di Progetto Baobab sarà completato dalle azioni finalizzate all’accrescimento delle competenze genitoriali, al sostegno della genitorialità fragile e all’animazione territoriale, nonché dall’istituzione di “EDU-Desk”, il tavolo territoriale permanente allargato a vari soggetti impegnati nella promozione della condizione giovanile, come le istituzioni religiose e i Forum dei Giovani.
«Come si sa – spiega Mino Pignata – il baobab è un albero bello e maestoso. In molti villaggi dell’Africa, lo spazio sotto di esso diviene uno spazio della Comunità: luogo d’incontro, dove ogni persona può sperimentare l’essere parte di un orizzonte più ampio, tenuto insieme da rapporti di reciprocità e interdipendenza. In maniera simbolica, il nostro progetto vuole offrire luoghi e dimensioni di comunità a tanti giovani dell’Alta Valle del Sele, sostenendoli nel percorso di crescita e accompagnandoli nell’età adulta».